I bambini il cui eczema si manifesta in età precoce, persiste più a lungo ed è più grave, hanno minori probabilità di superare l’allergia alimentare
I bambini il cui eczema si manifesta in età precoce, persiste più a lungo ed è più grave, hanno minori probabilità di superare l’allergia alimentare, secondo quanto rilevato dallo studio FORWARD e presentato al congresso 2025 dell’American College of Allergy, Asthma & Immunology (ACAAI).
«Una gestione efficace dell’eczema potrebbe favorire lo sviluppo di tolleranza nei confronti degli alimenti allergizzanti» ha sottolineato Mahboobeh Mahdavinia, direttrice della divisione di allergologia e immunologia presso lo University of Texas Health Science Center di Houston, osservando che almeno l’80% dei bambini con allergia alimentare ha avuto precedentemente l’eczema. «La questione centrale è capire chi supererà l’allergia alimentare, dato che solo alcuni bambini lo fanno».
Capire come intervenire sull’eczema per favorire la remissione dell’allergia L’obiettivo dei ricercatori era fornire ai pazienti e ai medici informazioni cliniche più dettagliate e indicazioni pratiche su come intervenire precocemente sull’eczema per migliorare le prospettive di remissione dell’allergia. Lo studio multicentrico prospettico FORWARD ha coinvolto 855 bambini di età compresa tra 0 e 12 anni (età media circa 6 anni), con una storia di allergia alimentare IgE-mediata superata nel tempo, secondo quanto riportato dai caregiver. Le allergie più comuni includevano arachidi, latte, uova, frutta a guscio, sesamo, pesce e crostacei, ma il campione comprendeva ogni tipo di allergia alimentare immaginabile.
Sono state analizzate le cartelle cliniche dei pazienti, incluse le visite di medicina generale e allergologia relative all’eczema. I caregiver hanno compilato questionari sul momento di insorgenza e remissione dell’eczema, oltre a valutazioni della gravità basate sulla distribuzione cutanea e sulle terapie cumulative, con punteggi da 0 a 6. È stato inoltre somministrato un questionario sui farmaci utilizzati per trattare la condizione cutanea.
Più facile superare l’allergia alimentare con eczema di minore durata e gravità e insorgenza più tardiva
L’analisi ha evidenziato un’associazione non lineare significativa tra la durata dell’eczema e la risoluzione dell’allergia alimentare (P<0,006). La probabilità di superare l’allergia diminuiva con durate brevi della condizione cutanea, aumentava moderatamente quando l’eczema durava tra 8 e 10 anni, e poi calava nuovamente. È emersa anche una correlazione tra una maggiore gravità dell’eczema e una minore probabilità di remissione dell’allergia alimentare (P<0,001).
Inoltre, i bambini il cui eczema si sviluppava tra i 4 e i 6 mesi di età avevano probabilità significativamente inferiori di superare l’allergia rispetto a quelli in cui l’eczema compariva tra 0 e 3 mesi (P=0,003), mentre non sono state rilevate differenze significative nei gruppi con insorgenza più tardiva.
Alla luce di queste correlazioni tra momento di insorgenza, gravità e durata dell’eczema, gli autori hanno ribadito l’importanza di una gestione efficace dell’eczema per favorire la tolleranza alimentare. Mahdavinia ha sottolineato che i bambini possono essere aiutati concretamente fornendo loro una terapia adeguata, con idratanti quotidiani per contrastare la secchezza cutanea e interventi tempestivi e intensivi per ridurre la durata dell’eczema.
«Questi dati sono utili anche per rispondere ai caregiver che chiedono se il proprio figlio supererà l’allergia alimentare quando l’eczema si manifesta entro i 3 mesi di vita» ha aggiunto. «In questi casi si può spiegare che la durata potrebbe essere maggiore, come indicano i dati, ma che è possibile intervenire per ridurre l’estensione cutanea coinvolta e abbreviare il decorso».
Ha incoraggiato l’uso degli emollienti per prevenire le riacutizzazioni e trattare le esacerbazioni appena si presentano e ha evidenziato il ruolo centrale della barriera cutanea nello sviluppo dell’allergia alimentare, ipotizzando che una barriera più integra possa contribuire anche alla sua risoluzione. Migliorare la funzione cutanea e trattare l’eczema potrebbe eliminare fattori che perpetuano il processo infiammatorio atopico.
Il team di ricerca continuerà a seguire prospetticamente la coorte e sta conducendo uno studio sul microbioma cutaneo, raccogliendo campioni da ciascun paziente, al fine di capire se esista un legame tra eczema persistente e la presenza di specifici microbi cutanei, e se sia possibile intervenire sul microbioma per favorire la remissione dell’allergia alimentare.
Referenze
Koulov N et al. Association between clinical features of eczema and outgrowing of food allergies in pediatric patients. Presented at: ACAAI Annual Scientific Meeting; Nov. 6-10, 2025; Orlando.

