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Gonfiore e distensione addominale: nuove raccomandazioni da consenso europeo ESNM/UEG

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Il gonfiore e la distensione addominale sono tra i sintomi gastrointestinali più frequenti, spesso fonte di disagio e impatto sulla qualità di vita

Il gonfiore e la distensione addominale sono tra i sintomi gastrointestinali più frequenti, spesso fonte di disagio e impatto sulla qualità di vita. Nonostante la loro diffusione, finora mancavano linee guida complete dedicate ai disturbi funzionali correlati. Il nuovo consenso europeo ESNM/UEG offre raccomandazioni chiare su diagnosi, meccanismi fisiopatologici e opzioni terapeutiche, tracciando un percorso aggiornato e basato sulle evidenze per una migliore gestione clinica.

Un disturbo comune ma ancora poco compreso
Il gonfiore addominale è la sensazione soggettiva di pienezza o tensione, mentre la distensione è un segno visibile, cioè l’aumento oggettivo della circonferenza addominale. Sebbene spesso coesistano, possono anche manifestarsi separatamente. Entrambi trovano spazio tra i sintomi gastrointestinali più comuni e compaiono sia in quadri organici sia funzionali. Proprio la varietà delle presentazioni cliniche ha contribuito, negli anni, alla mancanza di un orientamento univoco su diagnosi e trattamento.

Per colmare questo vuoto, un gruppo multidisciplinare di esperti europei – afferenti a società scientifiche e centri specializzati – ha elaborato un consenso basato su revisione sistematica delle evidenze e votazione secondo metodologia Delphi. L’obiettivo era definire criteri diagnostici, comprendere i meccanismi sottostanti e fornire raccomandazioni terapeutiche per il gonfiore e la distensione funzionali, ovvero quei quadri in cui non emerge alcuna patologia organica.

Diagnosi clinica e fisiopatologia: cosa considerare davvero
Il consenso ribadisce che la diagnosi di gonfiore e distensione funzionali si basa principalmente sui criteri di Roma IV, che richiedono l’esclusione di malattie organiche attraverso anamnesi accurata, esame obiettivo e verifica dell’assenza di segni d’allarme. In mancanza di elementi sospetti, il ricorso a esami di laboratorio, imaging o endoscopia non è necessario, evitando così test invasivi o costosi non indicati.

La fisiopatologia è riconosciuta come multifattoriale: ipersensibilità viscerale, dissinergia addomino-frenica, alterazioni della motilità intestinale e disbiosi possono contribuire al quadro clinico. Non si tratta quindi di una sola causa, ma di un insieme di meccanismi che interagiscono tra loro e con l’asse intestino–cervello, rendendo questi disturbi particolarmente complessi e variabili da un paziente all’altro.

Terapie disponibili: dall’alimentazione ai neuromodulatori
Il documento europeo propone un ventaglio di interventi terapeutici, spesso da combinare in base alla presentazione individuale. Le modifiche dietetiche rappresentano uno dei primi approcci: tra queste, la riduzione del lattosio e, quando appropriato, la dieta a basso contenuto di FODMAP. Accanto alla dieta trovano spazio i probiotici, gli antispastici come l’otilonio bromuro e l’olio di menta piperita, e gli antibiotici non assorbibili come la rifaximina, utili nei casi in cui la disbiosi giochi un ruolo rilevante.

Per i quadri più complessi, il consenso suggerisce anche farmaci più avanzati: i secretagoghi (linaclotide), utili soprattutto quando il gonfiore si associa a stipsi; i neuromodulatori, come gli inibitori della ricaptazione di serotonina-norepinefrina, i triciclici e il buspirone, che agiscono sui meccanismi di ipersensibilità viscerale. Nei casi di dissinergia addomino-frenica può essere utile il biofeedback basato sulla pletismografia, mentre per i pazienti con gonfiore associato a sindrome dell’intestino irritabile vengono raccomandate terapia cognitivo-comportamentale e ipnoterapia, strumenti consolidati per modulare i sintomi correlati all’asse intestino-cervello.

Il nuovo consenso europeo ESNM/UEG rappresenta un passo importante verso una gestione più efficace e strutturata del gonfiore e della distensione funzionali. Per la prima volta viene fornito un quadro omogeneo su diagnosi, meccanismi e strategie terapeutiche, con raccomandazioni basate sulle migliori evidenze disponibili. Questa guida offre ai clinici un riferimento chiaro e aggiornato, e ai pazienti la prospettiva di percorsi di cura più personalizzati e scientificamente fondati.

Chloé Melchior et al., European Consensus on Functional Bloating and Abdominal Distension-An ESNM/UEG Recommendations for Clinical Management United European Gastroenterol J. 2025 Nov;13(9):1613-1651. doi: 10.1002/ueg2.70098. Epub 2025 Aug 22.
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