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Dall’idea di una vicentina nasce Seity, il vino da pasto senza alcol

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Seity, la startup fondata dalla giovane vicentina Giada Ottavian, propone vini da pasto senza alcol, categoria che sta emergendo rapidamente nei mercati più maturi europei

Il mondo del vino sta cambiando. Secondo le stime IWSR/Federvini, il mercato globale delle bevande no- e low-alcol è destinato a crescere di oltre 4 miliardi di dollari entro il 2028, spinto da una generazione di consumatori che non rinuncia al gusto ma cerca equilibrio.
In Italia, secondo l’osservatorio Qberg, il segmento del vino e dello spumante dealcolato registra un incremento del +9% nel 2024, confermando una tendenza ormai strutturale e non più episodica.

Dietro i numeri c’è un’evoluzione culturale. Il “bere meno” si trasforma nel “bere diversamente” e la motivazione non è più solo salutistica. I dati Kantar mostrano che sempre più italiani, dai giovani professionisti alle famiglie, cercano un’esperienza di gusto più consapevole, coerente con abitudini alimentari bilanciate, attività sportiva e attenzione al benessere mentale.
Bere diventa così una scelta identitaria, in cui il valore non sta nella quantità, ma nella qualità e nel contesto.

Dietro questi numeri si muove anche una nuova generazione di imprenditori del territorio. Tra loro Giada Ottavian, vicentina, classe 1994, co-fondatrice di Seity, startup nata nel 2025 che propone vini da pasto senza alcol, un segmento ancora poco esplorato in Italia ma già affermato nei Paesi europei più maturi.

L’intuizione nasce osservando un vuoto nel mercato: se l’aperitivo ha ormai molte alternative analcoliche, a tavola chi non beve si trova ancora senza opzioni.

Seity è nata per restituire il piacere del vino anche a chi sceglie di non bere alcol,” spiega Giada Ottavian, co-founder di Seity.Non volevamo creare un succedaneo, ma un prodotto che conservasse la complessità aromatica del vino e la convivialità del gesto.

La tecnologia: dealcolizzazione sottovuoto

Per ottenere vini senza alcol che mantengano struttura e profilo aromatico, Seity utilizza un processo di dealcolizzazione sottovuoto.

Questa tecnologia consente di separare e poi reintegrare gli aromi naturali del vino dopo la rimozione dell’alcol, preservando così oltre il 50% delle componenti aromatiche originarie.

Un approccio all’avanguardia, che unisce ricerca enologica e sensibilità gastronomica, per offrire un prodotto equilibrato e coerente con i gusti contemporanei.

Nascita e-commerce

Dietro il progetto c’è un’idea precisa di cultura del vino: non contrapporsi al prodotto tradizionale, ma affiancarlo.

Bere Seity non è un atto di rinuncia,” aggiunge Ottavian. “È una scelta di inclusione: permette di condividere lo stesso calice anche a chi per motivi di salute, lavoro o stile di vita sceglie di non bere alcol.”

Il 17 novembre 2025 ha segnato il lancio dell’e-commerce ufficiale (www.seity.it), che renderà disponibili le quattro etichette principali: bianco, rosato, spumante e, in arrivo, un rosso friulano, con un packaging essenziale e contemporaneo.
L’obiettivo non è competere con i vini DOC, ma aprire un nuovo segmento: quello del vino dealcolizzato da pasto, capace di integrarsi nella gastronomia quotidiana e di accompagnare piatti leggeri e moderni.

Un brand tra gusto e benessere

Seity guarda al futuro anche in ottica collaborativa: dopo le prime forniture per ristoranti e aziende in Lombardia e Veneto, il brand lancia a Natale tre box regalo create con partner del territorio, tra cui Tipo due – Forno Contemporaneo, innovativo panificio con sede a Mantova e Wellness Experience, centro benessere premium sul Lago di Garda.
L’idea è estendere il concetto di “bere bene” a un’esperienza di benessere più ampia, dove il vino senza alcol diventa simbolo di equilibrio e consapevolezza.

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