La mucca del “Diario Amico” divide paesi e diventa un caso politico: presentate due interrogazioni per Valditara
L’intervista immaginaria di una gatta-reporter a una mucca di un allevamento intensivo: ed è subito scontro tra le valli e i paesi della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte. Non solo: il caso arriverà persino in Parlamento, due sono infatti le interrogazioni annunciate a cui, forse, dovrà rispondere il ministro dell’Istruzione Valditara, una a firma di deputati leghisti, l’altra di una parlamentare Pd.
NEL MIRINO “DIARIO AMICO” E “BLOG IN VAL FORMAZZA MIAOOO”, COSA SONO
Pomo della discordia il “Diario Amico”, voluto dall’Ufficio scolastico territoriale del Verbano Cusio Ossola e distribuito in 7 mila copie come supporto didattico nelle scuole della provincia piemontese: il testo riporta vignette ed alcuni testi premiati nel concorso letterario Info Point “Raccontare le montagne”, scritti dagli studenti degli Istituti scolastici secondari di primo e secondo grado nell’anno scolastico 2024/2025. Tra questi racconti, nel diario, è citato in particolare “Blog in Val Formazza, miaoo“, di cui autrice è Angelica, una giovane studentessa di 12 anni, tra l’altro prima classificata nella categoria degli istituti di primo grado.
LA DENUNCIA DI UNA MAMMA: “NON VOGLIO CHE MIO FIGLIO SIA VITTIMA DI BULLISMO”
A scagliare il primo sasso contro il suo racconto e contro Diario Amico è stata una madre, Ilaria Dresco, che nel corso di una serata pubblica dal palco, con microfono in mano, ha detto a chiare lettere: “Non voglio che mio figlio incontri un allevatore e gli dia del ladro”. O peggio, “diventi vittima di bullismo”, solo perché figlio di un allevatore. Ed è stata proprio questa mamma la prima anche a lanciare su Change.org la petizione per chiedere il ritiro del “Diario amico” lo scorso 21 ottobre e che oggi, in data 6 novembre, ha totalizzato 1152 firme.
LA BATTAGLIA POLITICA: LEGA CONTRO PD
L’appello della mamma non cade invano: a lei si associano le associazioni degli allevatori locali e l’associazione Tutela Rurale, persino tre parlamentari leghisti- Francesco Bruzzone, Simona Loizzo e Giorgia Latini. I tre si sono infatti impegnati a firmare una interrogazione rivolta al ministro Giuseppe Valditara, contro il testo diffuso nelle scuole. Sotto accusa la volontà di voler far passare, attraverso il Diario, un messaggio accusatorio nei confronti delle attività rurali, di cui vive proprio quel territorio e, al tempo stesso, voler imporre- tra i banchi di scuola- in qualche modo posizioni animaliste, antispeciste, ecologiste, vegetariane, vegane…. e chi più ne ha più ne metta.
Di fronte a questa battaglia, non potevano che accendersi anche gli animi dalla sensibilità opposta: diverse associazioni animaliste, tra cui la Lav, si sono invece schierate in difesa del Diario Amico, per i valori e le informazioni che trasmette sulla realtà degli allevamenti intensivi e per la difesa alla libertà di pensiero e di espressione. Il ritiro del Diario in sostanza sarebbe un atto di censura alla libertà di espressione di una bambina di 12 anni. A sostenere queste posizioni anche la voce della Deputata Pd Eleonora Evi, che a sua volta ha promesso una sua interrogazione al Ministro dell’Istruzione e del Merito ma “in questo caso per chiedere di difendere la libertà educativa e di espressione”.
IL VERTICE IN PROVINCIA
Ieri si è tenuto persino un vertice in Provincia con al centro tutta la questione “Diario Amico” a cui ha partecipato il “Comitato Salvaguardia allevatori”e l’Ufficio scolastico provinciale. L’incontro si è concluso con le autorità scolastiche che hanno definito il tutto un “errore commesso in buona fede“. Tuttavia non è stato considerato il ritiro del Diario, né la modifica del testo ‘incriminato’, “per evitare ripercussioni sulla giovane autrice e per non mettere in discussione la sua libertà di espressione”.
La soluzione non ha ovviamente soddisfatto gli allevatori che ribadiscono di essere stati “offesi” e chiedono “un’azione concreta che dimostri come la gravità del problema sia stata compresa e ci sia la volontà sincera di porvi rimedio”. Si attende dunque l’ultima parola in Parlamento se, anche dopo l’incontro in Provincia, la loro iniziativa verrà portata avanti.
IL TESTO ‘INCRIMINATO’
Di seguito il ‘testo’ incriminato di “Diario Amico”:
“Miao, mu-mu mucca, ti vorrei chiedere quanto sia faticosa la vita da mucca ed essere sfruttata dall’uomo» «Mu-mu gatto, sì certo, mi piacerebbe parlarne. Guarda, quegli strani stecchini, mi fanno partorire per poi sfruttarmi e mettere il latte in vendita. È veramente brutto, da tutti quei soldi che ricavano io ci guadagno solo del cibo. Sono davvero dei ladri! Io sono stufa! È vero, l’erba delle parti più alte delle Alpi è molto buona, però mi fanno camminare… oh, che stress!» «Ok, grazie mille, mu-mu mucca! Guarda, scusa, non ho tanta memoria e devo proprio correre dal gufo saggio a chiedergli delle cose”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

