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Salis e Todde vittime di insulti sessisti sui social

silva salis

La sindaca di Genova Salis e la presidente della regione Sardegna Todde al centro di epiteti offensivi e allusivi sui social: “Serve un’educazione affettiva e sessuale nelle scuole”

Insulti sessisti, frasi violente, appellativi che lasciano attoniti: sui social l’operato delle donne della politica viene ancora una volta messo in discussione, ma con le argomentazioni sbagliate. In queste ore a porre sotto i riflettori la questione ci ha pensato un post di Silvia Salis. La sindaca di Genova ha pubblicato il discorso fatto in consiglio comunale che ripercorre certe “battute” lette nella sezione commenti.

Messaggi che lasciano una consapevolezza per Salis: “È un dato di fatto che nella nostra società c’è ipersessualizzazione, ed è proprio per questo che serve un’educazione affettiva e sessuale nelle scuole: è dimostrato come avere un’educazione in questo campo aiuti a commettere meno errori”.

Salis, così, racconta quanto vissuto in prima persona: “I femminicidi aumentano, si tratta di un argomento complesso e non va banalizzato, però parto da un osservatorio personale: ogni giorno sui miei social ricevo insulti violenti e sessisti. Un signore che nelle foto ha in braccio sua figlia, con nome e cognome, c’è anche scritto dove lavora, sotto un mio post ha scritto: ‘sei proprio una gran p*****a’. Non mi ha scritto ‘incapace’, perché alle donne dici p*****a, non incapace“.

TANTI I MESSAGGI ALLUSIVI

“Ancora, sotto a un post del Teatro Carlo Felice, un utente scrive che ‘si vede che suono il flauto’, chissà a cosa fa riferimento. Non so se a un sindaco uomo farebbero le stesse battute. Come non so se a un candidato sindaco uomo in campagna elettorale avrebbero postato le sue foto in bikini, perché anche quella è una forma di violenza”, continua.

Gli esempi non sono finiti: “E ancora, un altro uomo con nome e cognome scrive ‘pensasse a prendere un po’ di belino le calmerebbe i nervi’ Questa è la società nella quale ci muoviamo e se il centrodestra a Genova e in Italia sostiene che in questa società non serve un’educazione affettiva e sessuale sono molto lontani dalla realtà“.

GLI INSULTI ALLA PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNA TODDE

Stessa sorte per Alessandra Todde, presidente della regione Sardegna. A denunciare gli epiteti offensivi contro la governatrice è la pagina Facebook del Movimento 5 Stelle Sardegna.

“Esprimiamo la nostra più ferma solidarietà ad Alessandra Todde, vittima di una vergognosa ondata di attacchi violenti e sessisti sui social che condanniamo fortemente. Insulti indegni come ‘pu**ana’, ‘bugiarda’, ‘scrofa’, ‘mafiosa’ e offese personali che mirano a delegittimare Alessandra non solo sono ignobili, ma rivelano la totale assenza di argomentazioni di chi vorrebbe fermare il lavoro di rinnovamento della Sardegna”, si legge nel post che riporta solo alcuni dei messaggi pubblicati dagli utenti.

Chi usa l’odio e la violenza verbale per abbattere una donna lo fa perché teme la sua forza, la sua determinazione e la sua integrità. Alessandra Todde non si piegherà davanti a chi tenta di intimidirla con offese spregevoli e discriminatorie”, sottolinea il M5S.

“Ribadiamo con forza che nulla giustifica la violenza verbale e il sessismo, e invitiamo tutti a unirsi nel respingere questi attacchi inaccettabili. La lotta per il rispetto delle donne deve continuare con coraggio, determinazione e senza mai cedere al disprezzo e alla paura. Alessandra, non sei sola: siamo con te, con determinazione e orgoglio”, conclude il post.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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