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Gian Mario Villalta in libreria con “Voce. Per una poetica della lettura”

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Dalla nascita del linguaggio fino all’incanto del ritmo, Gian Mario Villalta attraversa lo strumento primario della poesia: la voce, nella sua dimensione corporea e metafori­ca

Dalla nascita del linguaggio fino all’incanto del ritmo, Gian Mario Villalta attraversa lo strumento primario della poesia: la voce, nella sua dimensione corporea e metafori­ca. Dettatura interna dell’autore e legame profondo che il lettore instaura con il testo, la voce diviene un’occasione conoscitiva e interpretativa. La lezione di Platone e le scoperte delle neuroscienze incontrano le parole dei grandi poeti, per rileggere in modo nuovo la letteratura del passato e di oggi. Con la confidenza profonda del po­eta e la chiarezza dell’insegnante, Villalta consegna una riflessione da sperimentare anche in aula, come prezioso laboratorio didattico per la lettura poetica a voce alta.

Gian Mario Villalta (1959) ha curato per Mondadori gli Scritti sulla letteratura di Andrea Zanzotto (2001) e (con Stefano Dal Bianco) il Meridiano Poesie e prose scelte (1999) dedicato al poeta veneto. Sulla poesia ha scritto in numerose occasioni, e pubblica­to i volumi La costanza del vocativo. Lettura della “trilogia” di Andrea Zanzotto (Guerini e Associati 1992), Il respiro e lo sguardo (Rizzo­li 2005) e La poesia, ancora? (Mimesis 2021). La sua opera poetica, dal 1988 al 2022, è rac­colta nel volume Poesie (Garzanti 2025). Dal 2002 è direttore artistico del festival lettera­rio pordenonelegge.

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