Occhio e cranio perforati dal corno di una capra: uomo salvato al policlinico di Messina. L’animale ha colpito il bulbo oculare sfondando anche la base cranica e raggiungendo il cervello
È tornato a casa già da alcuni giorni l’uomo che un paio di settimane fa era stato colpito in pieno volto dal corno di una capra nel Messinese. Un brutto incidente – di cui non è nota la dinamica – che, aveva perforato il bulbo oculare sfondando anche la base cranica e raggiungendo il cervello. Non è nota la dinamica dell’accaduto.
Giunto al Policlinico universitario di Messina, il paziente è stato sottoposto a un primo delicato intervento multidisciplinare. In prima battuta è stato necessario un lungo e delicato intervento neurochirurgico per riparare lo sfondamento della base cranica e ricostruire le membrane che avvolgono il cervello; più articolata l’azione sull’occhio che ha richiesto in fase acuta un primo intervento per ricucire il bulbo perforato e una seconda operazione a distanza di una settimana.
Dopo aver scongiurato il pericolo di infezioni cerebrali, infatti, è stato necessario ritornare in sala per la ricostruzione della retina, completamente lacerata. Un intervento complesso, durato otto ore, durante il quale la retina è stata riattaccata in vitrectomia, iniettando olio di silicone all’interno del bulbo oculare.
Dal controllo effettuato distanza di una settimana la base cranica è stata perfettamente riparata e la retina risulta nella posizione corretta per l’anatomia dell’occhio e il paziente ricomincia a vedere.
“Un esempio di buona sanità – sottolinea il direttore generale Giorgio Giulio Santonocito – che valorizza l’attività e l’impegno delle Unità operative complesse di Neurochirurgia e di Oftalmologia del Policlinico. Eventi traumatici come questo sono la dimostrazione evidente dell’importante ruolo che un’Azienda ospedaliera universitaria riveste per la collettività. Poter contare su molteplici professionalità e specialità consente di offrire ai nostri cittadini trattamenti spesso salvavita. Un plauso ai nostri professionisti per l’impegno quotidiano costante e un augurio di guarigione piena per questo giovane paziente”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

