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Gli Esera pubblicano il doppio singolo “Cu Ti Lu Dissi”/”KaleÍ”

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Gli ESERA scelgono di presentarsi con due brani che fondono musica popolare e sonorità elettroniche, intrecciando tradizione e sperimentazione

Il trio alternative rock toscano ESERA esordisce con il doppio singolo “Cu Ti Lu Dissi”/”KaleÍ”.

Gli ESERA scelgono di presentarsi con due brani che fondono musica popolare e sonorità elettroniche, intrecciando tradizione e sperimentazione.

Cu Ti Lu Dissi” è un antico canto siciliano rivisitato in chiave elettronica, che conserva tutta la sua intensa e originaria emozione, come l’eco profonda di un amore che, proprio come la vita, è destinato a finire.

KaleÍ” è un viaggio di inquietudine e vertigine, una discesa nel vuoto che stringe il cuore e trasforma la sensazione di straniamento in un grido ripetuto e liberatorio.

Spiegano gli ESERA: “Nel caso di ‘Cu ti lu dissi’ è stato il brano a sceglierci, non viceversa.” Da qui l’idea di reinterpretare, senza snaturarlo, questo noto stornello popolare siciliano, che – seppure trasformato in qualcosa di nuovo e sperimentale – riesce a mantenere quella sofferenza viscerale che lo contraddistingue.
Il folkloristico (espresso dalla chitarra toccata e dalla pelle percossa con le mani) e la sintetizzazione modulare si uniscono in maniera naturale: la materia si fonde con l’astrazione dell’elettronica. E così “L’amore, come la vita, finisce; ma l’eco di ciò che è stato si protrae in eterno. Le tombe – come i cuori dei vecchi amanti – non sono mai davvero vuote.”

“Kaleí” (καλέω, dal greco chiamare a sé) è musica di tormento. Un pezzo che parla della disperazione dovuta a un senso di vuoto che ti preme alle tempie, che “ti chiama”, per l’appunto, per cui qualsiasi via d’uscita diventa salvezza. La gravità sonora del brano è la rappresentazione del suo significato: il tentativo di non soffocare. Così si spiega la sua progressiva discesa nella psichedelia che, come la follia, è il culmine di un’estraneazione messa in atto per fuggire da sé stessi. “Kalei” rappresenta l’espressione più completa del lavoro sonoro della band.

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