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Colite ulcerosa: Etrasimod migliora la qualità di vita

Colite ulcerosa: con mirikizumab remissione a 52 settimane

Etrasimod migliora la qualità di vita nei pazienti con colite ulcerosa: risultati promettenti dagli studi ELEVATE UC

La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica che compromette pesantemente la qualità della vita dei pazienti, interferendo con la quotidianità, il lavoro e la salute mentale. Un’analisi post hoc degli studi ELEVATE UC 52 e ELEVATE UC 12 ha mostrato che etrasimod, un modulatore selettivo dei recettori S1P, non solo migliora la remissione clinica ma produce benefici significativi sul benessere psicofisico, la produttività lavorativa e la percezione generale della salute. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Inflammatory Bowel Diseases.

Una malattia che va oltre i sintomi intestinali
La colite ulcerosa (UC) è una patologia infiammatoria cronica dell’intestino caratterizzata da un’infiammazione continua della mucosa del colon. Oltre ai sintomi fisici, come sanguinamento rettale, urgenza e frequenza evacuativa, incontinenza, presenza di muco e stanchezza, la malattia incide profondamente sulla qualità di vita correlata alla salute (HRQoL). Studi precedenti mostrano che fino al 95% dei pazienti considera la UC una condizione “disruptive”, ovvero in grado di sconvolgere la propria quotidianità, con un impatto importante su lavoro, relazioni e tempo libero.
Ansia e depressione sono frequenti, con tassi che raggiungono il 60%, evidenziando come la gestione della qualità di vita sia un obiettivo terapeutico cruciale tanto quanto la remissione clinica e la guarigione mucosale.

Etrasimod: una nuova prospettiva terapeutica
Etrasimod è un modulatore orale selettivo dei recettori S1P1,4,5 somministrato una volta al giorno, sviluppato per pazienti con colite ulcerosa da moderata a severa. I risultati del programma clinico di fase 3 ELEVATE UC, comprendente due studi multicentrici, randomizzati e controllati con placebo (ELEVATE UC 52 e ELEVATE UC 12), hanno già dimostrato una maggiore efficacia di etrasimod rispetto al placebo nel raggiungimento della remissione clinica e degli endpoint secondari.

L’analisi post hoc recentemente pubblicata ha valutato un ulteriore aspetto: l’impatto del trattamento con etrasimod sulla qualità di vita, utilizzando strumenti validati come l’Inflammatory Bowel Disease Questionnaire (IBDQ), il 36-Item Short Form Survey (SF-36) e il Work Productivity and Activity Impairment Questionnaire (WPAI:UC).

Risultati chiave: miglioramenti clinici e di qualità della vita
Gli studi hanno coinvolto complessivamente 787 pazienti. In ELEVATE UC 52 (durata 52 settimane), il 42,9% dei pazienti trattati con etrasimod ha raggiunto la remissione IBDQ alla settimana 12, rispetto al 29,2% del gruppo placebo. Il beneficio si è mantenuto nel tempo, con tassi di remissione del 40,5% vs 18,1% alla settimana 52. Risultati simili sono stati osservati nello studio ELEVATE UC 12 (durata 12 settimane), con remissione nel 50,4% dei pazienti trattati rispetto al 31,9% dei controlli.

L’analisi dei punteggi SF-36 ha evidenziato miglioramenti significativi nei domini vitalità, salute mentale, ruolo fisico e dolore corporeo, con un incremento medio maggiore nei gruppi trattati con etrasimod sia a 12 che a 52 settimane. Anche l’indice SF-6D, che sintetizza lo stato di salute generale, ha mostrato incrementi statisticamente significativi in entrambi gli studi.

Un impatto positivo anche sulla produttività lavorativa
Un aspetto spesso trascurato della colite ulcerosa è il suo impatto sul lavoro e sulla produttività. Nei pazienti trattati con etrasimod si sono osservati miglioramenti marcati nei punteggi WPAI: riduzione dell’assenteismo (−13,8% vs −7% a 12 settimane), della riduzione di produttività sul lavoro (presenteismo) e dell’impairment globale. Tali benefici si sono mantenuti a 52 settimane, suggerendo che il trattamento non solo riduce i sintomi, ma aiuta i pazienti a riprendere il controllo della propria vita professionale e sociale.

Efficacia indipendente dal profilo di gravità
Gli effetti positivi di etrasimod sulla qualità di vita sono stati osservati sia nei pazienti naive ai biologici/JAK inibitori sia in quelli già trattati, con risultati particolarmente evidenti nei primi. Anche stratificando per gravità della malattia (punteggio Mayo modificato), i benefici sono risultati significativi soprattutto nei pazienti con forme più severe (MMS 7–9), confermando la potenzialità della molecola in popolazioni difficili da trattare.

Conclusioni: un nuovo obiettivo nel trattamento della colite ulcerosa
Il miglioramento della qualità di vita è ormai considerato un obiettivo terapeutico centrale nella gestione della colite ulcerosa, al pari della remissione clinica e endoscopica. L’analisi post hoc degli studi ELEVATE UC 52 e UC 12 mostra che etrasimod, oltre a controllare i sintomi e l’infiammazione, offre benefici significativi sul benessere psicofisico, sulla percezione della salute e sulla produttività lavorativa.

L’effetto era più marcato nei pazienti con malattia più severa (MMS 7–9) e nei naive a biologici/JAKi. Alcune caratteristiche di disegno (come il treat-through e l’assenza di rerandomizzazione) potrebbero aver aumentato la risposta placebo a 52 settimane.
Gli autori evidenziano che, nonostante limiti (poche finestre di rilevazione, campione ridotto a 52 settimane, pandemia COVID-19), i risultati indicano che etrasimod migliora in modo clinicamente rilevante la qualità di vita fisica, mentale e lavorativa nei pazienti con UC moderata-severa, rafforzando il suo potenziale come trattamento a lungo termine.

Alessandro Armuzzi et al.,Health-Related Quality of Life Outcomes With Etrasimod Treatment in Patients With Ulcerative Colitis: A Post Hoc Analysis of Data From ELEVATE UC 52 and ELEVATE UC 12. Inflamm Bowel Dis. 2025 Jun 13;31(6):1583-1594.
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