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Halloween, eleborazione del lutto: come affrontarlo

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Dalla festa di Halloween alle ricorrenze di Ognissanti e dei defunti, fino alle notizie di cronaca che riaccendono ricordi personali. L’esperta spiega come si attraversano – senza superarli – i momenti legati alla perdita di una persona cara, di un amico o di un animale

La scomparsa ravvicinata di tanti personaggi noti riporta la morte nelle nostre conversazioni, ma il vero tema va oltre la cronaca o ad Halloween.
Ogni notizia diventa un richiamo a qualcosa di più profondo. Sono i dolori personali che restano, quelli che non finiscono mai del tutto e che ognuno porta in silenzio.
“Il dolore della perdita non chiede di essere guarito, ma accolto. Ciò che ferisce – spiega Alessandra Bitelli, coach e autrice de “Il primo romanzo utile del coaching” – non è la morte in sé, ma la difficoltà di chi ci circonda a restare. La fuga degli altri, l’imbarazzo di chi non sa cosa dire o come comportarsi, finisce per rendere quel dolore ancora più silenzioso e profondo”.
Il lutto può avere molti volti, da quello della perdita di una persona, di un animale o di un legame che ha dato senso alla nostra vita. Alessandra Bitelli risponde alle domande più comuni su come si attraversa – anche se non si supera – un dolore che fa parte di tutti.

D: Perché la morte di VIP ci colpisce così tanto?

D: Cosa si prova quando si perde qualcuno di importante nella nostra vita?

D: Cosa rende il lutto così difficile da affrontare?

E quando il mondo smette di chiederti come stai, la solitudine del lutto entra con prepotenza. È lì che si capisce che il dolore non passa, semplicemente cambia forma”.

D: E’ vero che il tempo guarisce tutto?

D: Come reagiscono gli altri davanti al dolore?

D: Perché la morte ci coglie sempre impreparati?

D: Perché facciamo così fatica a convivere con l’idea della morte?

D: Quando finisce la “licenza” di soffrire?

D: Sembra che tu ne abbia esperienza…

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