Un trial di fase IIb ha dimostrato che astegolimab, è in grado di indurre un beneficio clinico statisticamente significativo in termini di riduzione delle riacutizzazioni di BPCO
Un trial di fase IIb presentato al congresso ERS, lo studio ALIENTO, ha dimostrato che il nuovo anticorpo monoclonale anti-ST2, astegolimab, è in grado di indurre un beneficio clinico statisticamente significativo in termini di riduzione delle riacutizzazioni di BPCO . Nello specifico, la somministrazione del farmaco ogni due settimane ha determinato una riduzione relativa del 15,4% delle riacutizzazioni moderate o gravi rispetto al placebo (tasso annualizzato: 1,11 contro 1,31; p=0,049) su un periodo di 52 settimane, in aggiunta alla terapia standard di mantenimento.
I risultati di ALIENTO sono stati in linea con quelli dello studio di fase III ARNASA, anticipati in un comunicato stampa alla fine di luglio, che ha riportato una riduzione relativa del 14,5% delle riacutizzazioni moderate o gravi, sebbene in quel caso la significatività statistica non sia stata raggiunta nei risultati preliminari diffusi questa estate.
In entrambi gli studi, l’impatto maggiore è stato osservato sulle riacutizzazioni gravi che hanno comportato ospedalizzazione o morte, con una riduzione relativa del 29% nello studio ALIENTO e del 33% in ARNASA.

