Un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica sacra e barocca: la Messa in Si minore di Johann Sebastian Bach sarà eseguita al Teatro Olimpico di Vicenza
“𝐼𝑙 𝑙𝑢𝑛𝑔𝑜 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜 𝑠𝑣𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑒 𝑖 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑡𝑖 𝑓𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑉𝑖𝑐𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑙’𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑏𝑎𝑐ℎ𝑖𝑎𝑛𝑎 𝑖𝑛 𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎. 𝐿’𝑒𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 2024 ℎ𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑙’𝑎𝑝𝑜𝑔𝑒𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑙’𝑒𝑠𝑒𝑐𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑖𝑙 1° 𝑒 2 𝑛𝑜𝑣𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒 𝑎𝑙 𝑇𝑒𝑎𝑡𝑟𝑜 𝑂𝑙𝑖𝑚𝑝𝑖𝑐𝑜, 𝑑𝑢𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑒𝑠𝑎𝑢𝑟𝑖𝑡𝑜, 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑃𝑎𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑙𝑎 𝑀𝑎𝑡𝑡ℎ𝑎𝑢̋𝑠-𝑃𝑎𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 1727, 𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎”.
Queste le parole con cui Sandro Cappelletto, scrittore e giornalista, su Classic Voice di dicembre 2024, si riferisce alla Matthaűs-Passion di J. S. Bach del Progetto Bach che si svolge a Vicenza ormai da un quarto di secolo. Sorto con la direzione di Michael Radulescu, organista e compositore, con Margherita Dalla Vecchia e prosegue con l’Associazione Mousikè, nel 250° Anniversario della morte di J. S. Bach, in un anno giubilare nel nuovo millennio. Questi sono aspetti che caratterizzano da sempre la progettualità e anche questa ricorrenza: la diffusione ed approfondimento scientifico dell’opera bachiana con l’interpretazione delle grandi opere sacre di questo grande compositore difficilmente eseguite in Italia, intrecciando altri aspetti dell’arte e della cultura, la storia di Vicenza e simboli legati al monumentale Teatro Olimpico, una complessa struttura che ha superato non poche difficoltà con successo.
L’esecuzione della Messa in Si minore di Johann Sebastian Bach, per Soli, Coro, grande orchestra barocca su strumenti copia da originali, di Johan Sebastian Bach, che sarà eseguita al Teatro Olimpico in un concerto straordinario domenica 26 ottobre alle 18.30 diventa quindi la pagina universale più idonea per celebrare questo giubileo. Diretta da Margherita Dalla Vecchia. Infatti questa edizione è accompagnata dal sottotitolo Ordine cosmico e Passione umana, che ne riassume l’artificio compositivo e la profonda spiritualità di quest’opera bachiana. Due elementi apparentemente molto lontani, sicuramente suggestivi, che il direttore artistico Margherita Dalla Vecchia motiva così “ritorno sulla grande Messa dopo vent’anni dalla prima esecuzione, nel 2005; allora fu una produzione molto lunga e faticosa con ben 5 esecuzioni nel nord Italia. Dal 2016 sono stata come travolta dalle 12 esecuzioni della Passione secondo Matteo, una composizione drammatica per la quale ho trovato un’interpretazione in “stile rappresentativo” per il teatro palladiano, un’esperienza molto forte, sia per noi musicisti ma anche per il pubblico presente ai concerti, straordinariamente numeroso. Ebbene, come non unire oggi la complessità di questa grande architettura in musica con gli elementi emotivi, la profondità spirituale con cui Bach scava nei testi dell’Ordinario della Messa, testi millenari comuni a tutte le confessioni cristiane? Un’impresa ardua per un artificio veramente impressionante di questa pagina, altissimo magistero universale, pagina che non a caso dal 2015 è inclusa nel registro del Memoriale del Mondo UNESCO, scritta con una devozione speciale, come altre che Bach aveva scritto e riscritto, sapendo di lasciare all’umanità un’opera senza tempo, senza confini.”
Un evento unico, in un contesto suggestivo, per riscoprire la bellezza e la profondità di una delle vette assolute della musica sacra.
E per comprendere al meglio il capolavoro della Messa in si minore di Bach continuano gli appuntamenti che si terranno mercoledì 22 ottobre, alle ore 18.30 nell’Oratorio San Filippo Neri di Vicenza dal titolo “Un Credo in comune: la Messa in si minore di Bach”. Dialogo con il vescovo di Vicenza don Giuliano Brugnotto con Isolde Kittel Zerer, organista e continuista in questa produzione, già cantor del distretto di Rantzau-Münsterdorf (Germania del Nord).
Domenica 26 ottobre alle 16,30 all’Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza: “La Messa in si minore, straordinaria sintesi d’una vita e d’una Storia” con il prof. Raffaele Mellace, presidente della Società Bachiana Italiana e consulente scientifico del Teatro alla Scala di Milano.
La XXV^ edizione del Progetto Bach di Vicenza è realizzata con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Veneto, Comune di Vicenza, AGSM-AIM, Fondazione Roi, Fondazione Volskbank, Sostenitori e Mecenati privati, una cordata veramente straordinaria, non va dimenticato il pubblico da Vicenza e tutta Italia! Essa inoltre vede la collaborazione degli Assessorati alla Cultura dei Comuni di Vicenza, Valdagno, Sossano, Cartigliano e Schio, Diocesi di Vicenza, Accademia Olimpica, Società Bachiana Italiana, Conservatori di Musica di Vicenza e Verona, Gallerie D’Italia – Intesa Sanpaolo, FAI, Distretto Rotary 2060.

