Esce il video di “Lassimi Accussì”, brano estratto da “L’ultima lucciola”, il nuovo progetto letterario e discografico della cantautrice siciliana Beatrice Campisi

Esce il video di “Lassimi Accussì”, brano estratto da “L’ultima lucciola”, il nuovo progetto letterario e discografico della cantautrice siciliana Beatrice Campisi, uscito per Mezzanotte e Edizioni Underground? (distribuzione fisica IRD e digitale Believe Digital). Giovedì 30 ottobre, alla Libreria Les Mots di Milano (ore 19.00, via Pepe, angolo via Carmagnola), si terrà la prima presentazione ufficiale del libro che compone il progetto di Beatrice Campisi.
Una serenata “per lasciarsi”, per dimenticare il peso della quotidianità, mentre il giorno avanza e il tempo “si mangia la vita, piena di nodi”. Un brano (scritto dalla stessa artista e prodotto da Alosi) intimo, acustico, nel quale la melodia della voce e il calore della lingua siciliana si intrecciano all’arpeggio di chitarra classica e ai colori del pianoforte. Il video, in piano sequenza, di Lù Magarò e Gabriele Zanoncelli, ribalta la prospettiva e la gravità, lasciandoci sognare un amore sospeso fra leggerezza e precipizi.
“L’ultima lucciola”, il cui titolo nasce dalla lettura di un articolo di Pier Paolo Pasolini, noto come “L’articolo delle lucciole”, uscito sul Corriere della Sera nel 1975, a pochi mesi dal brutale assassinio dello scrittore, è una raccolta di testi, in versi, accompagnati da illustrazioni di Elisabetta Campisi e arricchiti dalla registrazione di un album omonimo, ispirato alle poesie stesse.
Si tratta di un percorso narrativo, fatto di testi, musiche e immagini, che cerca di aprire una finestra su sé stessi e sulle ingiustizie del mondo. Un viaggio fra brani in italiano e in dialetto siciliano con un impasto sonoro che si muove tra folk-rock, pop e radici mediterranee.
L’ispirazione per la scrittura e la realizzazione grafica e musicale nasce da semplici suggestioni, che cercano di aprire una finestra su sé stessi e sulle ingiustizie del mondo, sul senso più astratto e simbolico della realtà, con una sorta di estraneità lucida, che si lega a oggetti e luoghi concreti, poi trasfigurati in impressioni fugaci. Si tratta di uno stile introspettivo, che punta all’essenza attraverso tinte cangianti e una forte predominanza di energia femminile.
Il disco (prodotto da Alosi) è composto da 8 brani: Elanbeco (guarda video), Lassimi accussì, Tripoli, primo singolo estratto (guarda visual), Mappe stellari (guarda video), Sogno blu, Zingarò, Europa, Vanniata. I video sono a cura di Lù Magarò.
L’album è stato scritto da Beatrice Campisi e registrato ai Downtown Studios di Pavia. Il mixaggio è a cura di Alosi e il mastering presso il Duna Studio. Insieme a Beatrice Campisi – voce, cori, tamburo (Elanbeco, Zingarò, Vanniata) – al disco hanno collaborato Riccardo Maccabruni al pianoforte, chitarra classica (Elanbeco, Lassimi accussì), chitarra acustica (Mappe stellari), organo, fisarmonica, cori (Europa); Elisabetta Campisi al basso e cori (Sogno blu); Andrea Pisati alla batteria e percussioni, Alosi alla chitarra acustica (Tripoli, Europa); Rosario Lo Monaco alle chitarre elettriche; Laura Bagnis alla ghironda (Europa).
I testi del libro sono stati scritti da Beatrice Campisi, mentre le illustrazioni sono a cura di Elisabetta Campisi. La casa editrice è Edizioni Underground? e la grafica è a cura di Stefano Monti.

