Site icon Corriere Nazionale

Mieloma multiplo: buone risposte da tripla combinazione BKd

Mieloma multiplo, anito-cel

L’associazione di belantamab mafodotin, carfilzomib e desametasone (regime BKd) ha mostrato un’alta attività clinica e un profilo di sicurezza gestibile in pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario

Nuovi dati incoraggianti arrivano dallo studio BelaCarD, presentato al congresso annuale della International Myeloma Society. L’associazione di belantamab mafodotin, carfilzomib e desametasone (regime BKd) ha mostrato un’alta attività clinica e un profilo di sicurezza gestibile in pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario.

Efficacia: risposte profonde e durature
Su 70 pazienti trattati, l’overall response rate (ORR) è stato dell’83%. Tra questi, il 60% ha raggiunto almeno una risposta parziale molto buona (≥VGPR), il 41% una risposta completa (CR) e il 19% una VGPR.

Con un follow-up mediano di 27,4 mesi, la sopravvivenza libera da progressione (PFS) mediana è risultata pari a 22,6 mesi. Le probabilità di mantenere la PFS a 12 e 24 mesi sono state rispettivamente del 56,2% e del 48,4%.

Il dato di sopravvivenza globale (OS) è altrettanto promettente: mediana stimata di 36,3 mesi, con tassi a 12 e 24 mesi pari al 79,6% e al 69,6%.

Secondo la coordinatrice dello studio, Masa Lasica (St Vincent’s Hospital, Melbourne), «nonostante la maggior parte dei pazienti avesse già ricevuto due o tre linee di trattamento, la combinazione BKd ha dimostrato un’efficacia importante, con una PFS mediana superiore ai 22 mesi».

Sicurezza: tossicità attese e gestibili
Il profilo di sicurezza è risultato coerente con quello noto dei singoli farmaci. Eventi avversi (AEs) di qualsiasi grado si sono verificati nel 98% dei pazienti, con tossicità correlate alla terapia nel 91%.

Eventi di grado ≥3 sono stati riportati nell’87% dei casi. Tra gli AEs più comuni figurano: nausea (35,7%), astenia (34,3%), diarrea (30%), insonnia (27,1%), vomito (25,7%); complicanze ematologiche e infettive come trombocitopenia (35%, con il 24% di grado ≥3), anemia (10%), sepsi (10%), infezioni delle vie respiratorie superiori (54%) e COVID-19 (28%).

Le tossicità oculari, tipiche di belantamab, sono state universali ma reversibili: alterazioni corneali nel 100% dei casi, riduzione della vista corretta nel 98% e visione offuscata nel 50%. Eventi oculari di grado ≥3 sono comparsi rispettivamente nel 51%, 37% e 13% dei pazienti, gestibili con sospensione temporanea o riduzione delle dosi.

Nel complesso, il 25% dei pazienti ha dovuto interrompere definitivamente la terapia per AEs, mentre il 47% ha avuto ritardi di somministrazione e il 60% riduzioni di dose.

Analisi per sottogruppi
L’analisi ha evidenziato differenze significative in base allo stadio di malattia e all’esposizione terapeutica precedente:
i pazienti in stadio ISS I hanno avuto una PFS mediana di 29,5 mesi, contro 8,2 mesi nei pazienti in stadio II/III;
chi era già triplo-esposto (a PI, IMiD e anti-CD38) ha avuto una PFS mediana di 8,2 mesi, rispetto ai 25,5 mesi di chi non lo era.
Nessuna differenza significativa è emersa in relazione alle citogenetiche ad alto rischio o alla refrattarietà a bortezomib o lenalidomide.

Un’opzione per linee precoci
I dati confermano il potenziale di belantamab in combinazione con carfilzomib e desametasone come opzione promettente nelle linee precoci del mieloma recidivante/refrattario. Come ha sottolineato Lasica, «questi risultati sostengono ulteriori sviluppi clinici delle combinazioni con belantamab, con l’obiettivo di anticiparne l’uso a linee sempre più precoci».

Bibliografia
1. Lasica M, Horvath N, Kim YJ, et al. Phase II single arm study of belantamab, carfilzomib, and dexamethasone in patients with relapsed multiple myeloma: primary analysis of AMARC 19-02 BelaCarD study. Presentato al 22° International Myeloma Society Meeting, Toronto, 17-20 settembre 2025; Abstract OA-38.
2. Australian New Zealand Clinical Trials Registry. A phase I/II single arm study of combination belantamab mafodotin, carfilzomib, dexamethasone in patients with early relapsed multiple myeloma. Aggiornato aprile 2024. Disponibile su: anzctr.org.au.

Exit mobile version