Post sessista di Vannacci: si infiamma la campagna elettorale per le Regionali in Toscana, al voto il 12 e 13 ottobre
Si infiamma la campagna elettorale per le Regionali in Toscana, al voto il 12 e 13 ottobre. A gettare benzina sul fuoco, neanche a farlo apposta, è Roberto Vannacci, generale ed eurodeputato della Lega, finito al centro di una bufera per un post sessista pubblicato sui social e indirizzato all’assessora regionale Alessandra Nardini e alla sindaca di Montopoli in Val d’Arno, Linda Vanni, entrambe del Partito democratico.
DAL CONFRONTO PUBBLICO ALLA POLEMICA SOCIAL
Tutto è partito da un incontro pubblico a Montopoli in Val d’Arno, dove Nardini e Vanni hanno consegnato a Vannacci una copia della Costituzione, invitandolo — come ha poi raccontato l’assessora — a “ripassare” i valori antifascisti della Carta. Poche ore dopo, il confronto si è spostato online.
IL POST DI VANNACCI
Sulla propria pagina Facebook, il generale ha pubblicato la foto della targa di Piazza della Passera, a Firenze, con la frase: “Firenze: oggi il comizio lo faccio qua. Qua sicuramente l’assessore Alessandra Nardini e il sindaco Linda Vanni non vengono.”
Il messaggio ha scatenato una raffica di critiche e accuse di sessismo e volgarità, rimbalzate sui social e riprese dai media.
LA RISPOSTA DELL’ASSESSORA
Nardini ha replicato con un lungo post su Facebook:
“Eccolo qua il classico maschio pseudoalfa che ha bisogno di fare commenti da spogliatoio quando due donne lo mettono al suo posto. D’altronde lui è quello che chiuderebbe i nidi e vorrebbe le donne chiuse in casa a occuparsi solo della famiglia, quello per cui i gay sono malati e chi ha la pelle scura non può essere italiano. Un omino più piccolo dell’asterisco che usa per prendermi in giro. Ogni suo insulto è una medaglia!”
E ha aggiunto: “Questa destra evolutissima è quella che fa campagna elettorale in Toscana per il moderato Tomasi. Evidentemente, però, gli siamo rimaste impresse.”
LE REAZIONI POLITICHE
Il caso è rapidamente diventato politico. Marco Furfaro (Pd) ha definito il post “squallido e sessista”, mentre Laura Boldrini ha parlato di “linguaggio da caserma, indegno di un rappresentante delle istituzioni”.

