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Governo francese di nuovo senza una guida: si è dimesso Lecornu

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Francia, il premier Lecornu si dimette dopo meno di un mese: all’Eliseo è già caccia al successore dopo il passo indietro del premier il più breve della Quinta Repubblica

Il primo ministro francese Sébastien Lecornu ha rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente Emmanuel Macron, che le ha immediatamente accettate. La notizia, confermata dall’Eliseo, segna l’epilogo lampo di un esecutivo rimasto in carica appena 27 giorni, tra i più brevi nella storia della Quinta Repubblica.

LE RAGIONI DEL PASSO INDIETRO

La crisi si è consumata in un clima di crescente tensione politica. Lecornu avrebbe deciso di lasciare dopo il venir meno dell’appoggio di parte della maggioranza, in particolare dei centristi e di alcuni alleati della destra moderata.
Determinante anche il malcontento interno per la composizione del governo, giudicata troppo vicina alle scelte dei precedenti gabinetti Macron nonostante le promesse di rinnovamento.

Nominato il 9 settembre 2025 dopo la caduta del governo Bayrou, Lecornu – 38 anni, considerato uno dei fedelissimi del presidente – era stato incaricato di rilanciare un esecutivo di coesione e di gestire la delicata fase post-crisi parlamentare.
La sua missione, tuttavia, si è arenata quasi subito: tra divergenze sulle nomine, scontento nelle fila macroniste e pressioni esterne, il premier ha scelto di farsi da parte prima ancora di presentare in aula il programma di governo.

SCENARI APERTI PER L’ELISEO

Ora l’attenzione si concentra su Macron, chiamato a individuare rapidamente un successore in grado di garantire stabilità. Tra i nomi che circolano nei palazzi di Parigi figurano Gérald Darmanin, ministro dell’Interno, e Bruno Le Maire, titolare dell’Economia, ma l’Eliseo per ora mantiene il massimo riserbo.
La nuova crisi apre una fase di incertezza politica in Francia, con la prospettiva di un ulteriore indebolimento della leadership presidenziale a metà del mandato.

LECORNU: SENZA CONDIZIONI, NON POTEVO ESSERE PREMIER

“Non si può essere Primo Ministro quando non ci sono le condizioni”: ha dichiarato il Primo Ministro uscente, intervenendo nel cortile di Matignon in un discorso annunciato per le 10.45. Lecornu ha proseguito dichiarando di aver “cercato di tracciare un percorso su questioni che erano state oggetto di blocchi”, come l’assicurazione contro la disoccupazione e la previdenza sociale, per “rilanciare la gestione congiunta” e “costruire una tabella di marcia” comune. Per Lecornu, “essere primo ministro è un compito difficile. Probabilmente ancora più difficile in questo momento”. Quindi ha ricordato: “Da tre settimane, mi batto per cercare di creare le condizioni affinché si possa adottare un bilancio per la Francia”, nonostante gli “ostacoli” che persistono da “diverse settimane”, e a volte persino “da vent’anni”. Ma durante le consultazioni” ha lamentato, la sensazione è stata che la linea si spostasse indietro ogni volta che avanzavamo”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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