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“Sorgente di vita” oggi su Rai 3 ritorna a Be’eri

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Il nuovo appuntamento di “Sorgente di vita”- il programma di vita e cultura ebraica domenica 5 ottobre, alle 7.00 su Rai3, torna a Be’eri, uno dei kibbutz più colpiti da Hamas

Il nuovo appuntamento di “Sorgente di vita”- il programma di vita e cultura ebraica domenica 5 ottobre, alle 7.00 su Rai3, torna a Be’eri, uno dei kibbutz più colpiti nell’eccidio perpetrato dai terroristi di Hamas nel sud di Israele il 7 ottobre 2023, dove la devastazione è ancora evidente. Oltre cento le vittime, più di settanta rapiti, decine di case devastate e date alle fiamme. Qui e negli altri villaggi assaltati, è in corso una grande operazione di recupero delle testimonianze, materiali e immateriali, del massacro che ha cambiato per sempre la storia di Israele e del Medioriente. I resti delle case, gli oggetti bruciati e distrutti, le idee e i progetti per il sito o i siti che in futuro ospiteranno il memoriale dedicato al 7 ottobre. A “Sorgente di vita” le voci dei testimoni e degli addetti che si stanno occupando di preservare e catalogare quel che rimane.

All’inizio dell’autunno, quest’anno il 7 ottobre, inizia la festa delle capanne, Sukkot, che rievoca la permanenza degli ebrei nel deserto dopo l’uscita dall’Egitto. Costruita con rami di palme, arbusti e frasche, la capanna, allora un’abitazione reale, oggi è un luogo-simbolo della fragilità e della precarietà umana: una riflessione del rabbino Pierpaolo Pinhas Punturello.

Ancora il 7 ottobre, ma del 1985: al largo delle coste egiziane, una crociera si trasforma in una tragedia. La nave Achille Lauro viene dirottata da un commando di quattro terroristi del Fronte per la Liberazione della Palestina, una fazione dell’OLP. È l’inizio di quattro giorni drammatici, culminati con l’uccisione dell’ebreo americano Leon Klinghoffer, destinati ad avere grandi ripercussioni sulla politica italiana e internazionale. A distanza di 40 anni, Simone Manetti ricostruisce le fasi del dirottamento nel docufilm “Achille Lauro. La crociera del terrore”. Le parole del regista e il commento politico di Stefano Folli, editorialista de “La Repubblica”.

Si chiamava Elena Colombo, viveva a Torino negli anni della guerra ed era una bambina ebrea. Dopo l’occupazione nazista, quando i genitori sono arrestati, viene separata dalla famiglia e deportata, completamente sola, caso unico in Italia, nei campi della morte nazisti. Un destino terribile, ricostruito da Fabrizio Rondolino a partire da frammenti di memoria della sua famiglia. Una storia diventata ora anche un libro, “Elena”.

“Sorgente di vita” è un programma prodotto da Rai Cultura e curato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

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