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Ecco chi e quanti sono gli ostaggi ancora in mano ad Hamas

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Il piano di pace per Gaza proposto da Trump prevede la liberazione di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, e includerebbe il cessate il fuoco e la cessazione delle ostilità tra Israele e Hamas

La prima fase del piano di pace per Gaza proposto dal presidente statunitense Donald Trump prevede la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani rimasti nelle mani di Hamas. Dal 7 ottobre 2023, data dell’attacco del  movimento militante islamico che ha portato alla cattura di 251 ostaggi israeliani e stranieri, la situazione si è evoluta con il rilascio di numerosi prigionieri, ma anche con il recupero di corpi e la conferma di decessi. Attualmente, si stima che circa 48 ostaggi siano ancora prigionieri di Hamas, ma secondo le ultime stime dell’intelligence IDF e fonti giornalistiche internazionali, non più di 20 sarebbero ancora vivi. Gli altri, in tutta probabilità, sono già morti – uccisi nei raid, giustiziati dai carcerieri o vittime delle condizioni di prigionia.

Il piano di pace proposto da Donald Trump prevede la liberazione di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, come parte di un accordo più ampio che includerebbe il cessate il fuoco e la cessazione delle ostilità. Hamas ha espresso la sua disponibilità a rilasciare gli ostaggi, ma ha escluso la possibilità di disarmarsi, indicando che ci sono ancora questioni irrisolte da negoziare. “Israele deve interrompere immediatamente i bombardamenti su Gaza, così da poter liberare gli ostaggi in modo sicuro e rapido!”, ha scritto Trump venerdì su Truth Social.

Secondo l’intelligence israeliana sono tutti uomini gli ostaggi ancora in vita. Ecco chi sono: Bipin Joshi, Alon Ohel, Avinatan Or, Matan Angrest, Elkana Bohbot, Rom Braslavski, Evyatar David, Eitan Horn, Nimrod Cohen, Eitan Abraham Mor, Omri Miran, David Cunio, Bar Kupershtein, Maxim Herkin, Matan Zangauker, Tamir Nimrodi, Yosef-Chaim Ohana, Segev Kalfon, Ariel Cunio, Ziv Berman, Guy Gilboa-Dalal, Gali Berman.

Intanto le famiglie degli ostaggi chiedono un’ondata di solidarietà pubblica durante la manifestazione, questa sera a Tel Aviv, in vista dei “giorni decisivi”: “Riportateli tutti a casa e ponete fine alla guerra. Non ci fermeremo finché non tornerà l’ultimo ostaggio”, dicono

Ai negoziati previsti domani al Cairo, a seguito dell’ok di Hamas al rilascio degli ostaggi, prenderanno parte l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff, l’ex consigliere presidenziale e genero di Donald Trump, Jared Kushner, il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer, il nuovo capo dello Shin Bet, David Zini, insieme a una delegazione di alto livello per la sicurezza. Se i colloqui procederanno senza intoppi, tutti gli ostaggi potrebbero essere rilasciati “entro pochi giorni”, ha dichiarato un alto funzionario israeliano secondo quanto riporta il Times of Israel. Un alto funzionario israeliano, rimasto anonimo, ha affermato che gli attuali rapidi sviluppi sono stati “pienamente coordinati” tra Trump e il primo ministro Benjamin Netanyahu.

(Foto da Hopeforhostages.com)

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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