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Delitto di Garlasco, l’ex procuratore Mario Venditti passa al contrattacco

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Delitto di Garlasco, dopo l’apertura delle indagini per corruzione a suo carico, il magistrato in pensione Venditti impugna il decreto di perquisizioni e sequestro della Procura di Brescia

Passa al contrattacco l’ex procuratore Mario Venditti, travolto in prima persona dal nuovo filone dell’inchiesta sul caso Garlasco. All’iscrizione nel registro degli indagati con l’accusa di corruzione in atti giudiziari, il magistrato in pensione risponde infatti con un atto depositato al Tribunale del riesame contro il decreto di perquisizioni e sequestro della Procura di Brescia, eseguito nei suoi confronti venerdì scorso.

All’indomani della sua nuova posizione di indagato, Venditti ha inoltre annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di dimettersi da presidente e membro del Cda del Casinò di Campione d’Italia per tutelare l’immagine dell’ente e affrontare l’inchiesta senza conflitti.

LE MOTIVAZIONI DELL’IMPUGNAZIONE

Per i Pm di Brescia l’ex magistrato è sospettato di aver ricevuto denaro per scagionare e archiviare la posizione di Andrea Sempio, già nel 2016 indagato una prima volta nell’inchiesta sul caso Garlasco per l’omicidio di Chiara Poggi.
Nell’atto di impugnazione, il legale denuncerebbe una “distorsione della funzione requirente”. Il ricorso muove dunque dal ritenere illegittimo l’atto che ha portato alle recenti perquisizioni e sequestri nei suoi confronti, in quanto le evidenze concrete che giustifichino tali iniziative sono giudicate carenti.

A depositare l’atto di impugnazione al Tribunale del riesame è stato l’avvocato della difesa di Venditti, Domenico Aiello. In particolare, il legale ha chiesto al Riesame di “valutare se gli atti istruttori siano stati avviati sulla base di prove concrete o se rappresentino, invece, una forzatura dell’azione penale”. Ed eventualmente di “rendere noti eventuali ulteriori elementi investigativi non menzionati”.

PALMEGIANI È IL NUOVO CONSULENTE TECNICO DI SEMPIO

Nel frattempo, l’attuale indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, Andrea Sempio, dopo l’addio del generale Garofano come consulente tecnico ha nominato un sostituto: si tratta di Armando Palmegiani, ex commissario capo della Polizia Scientifica che ha in curriculum lavori su altri casi giudiziari saliti alla ribalta delle cronache, come quello del femminicidio di Sara Di Pietrantonio. “Non mi sembra che ci siano grandi elementi probatori contro Sempio, ed è per questo che ho accettato l’incarico”, ha commentato all’indomani dell’assunzione dell’incarico.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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