“1 mese e 3 giorni”, il nuovo singolo dei Male Che Vada, è disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica
Il brano anticipa la prossima uscita dell’esordio del duo, un concept album che raccoglie una serie di “dialoghi interiori di un personaggio sempre più isolato, in un mondo che riduce la comunicazione a dibattito e scontro”, come raccontano i due artisti italiani residenti a Londra.
“1 mese e 3 giorni” è il primo singolo ufficiale che i Male Che Vada pubblicano dopo l’uscita dell’EP “Ofelia” nel 2020. La tempistica con cui si rifanno vivi è quanto mai lontana dalla frenesia del mercato discografico odierno perché la stessa natura musicale del progetto non è affatto allineata alle tendenze dominanti.
Non a caso “1 mese e 3 giorni” è un pezzo alt-rap contemporaneo con sonorità che, per lo più, conducono all’Inghilterra. Le atmosfere ruvide e oscure sono in sintonia con l’umore del testo, in cui si racconta un conflitto attraverso uno scontro verbale.
Nope lo racconta così: “Il testo descrive una discussione dai toni piuttosto emotivi tra due voci. Forse sono due voci nella testa della stessa persona. Forse le voci dei genitori, forse le voci ‘della società’, più probabilmente tutte queste cose insieme“.
Another Hysterical Guy parla così, invece, dello stile sonoro del brano: “Il beat risale al 2022 e le scelte sonore derivano principalmente dalla scena musicale che viviamo maggiormente, ossia quella UK. In questo caso particolare io stavo lavorando con un tracker, avevo iniziato a campionare vari suoni presi da radio londinesi e stavo giocando con quelli. Poi abbiamo sequenziato il loop di base insieme“.
Male Che Vada è un duo di hip hop sperimentale nato a Londra nel 2018 e formato da Nope (1988, Roma) e Another Hysterical Guy (1993, Soave – VR). Entrambi ingegneri del suono e sound designer, i due artisti vivono nella capitale inglese dal 2013 dove hanno frequentato il SAE institute. Il duo esordisce ufficialmente nel 2020 pubblicando l’EP “Ofelia”, 4 tracce in cui un hip hop underground, per niente allineato alle tendenze dominanti, incontra l’elettronica, in particolare quella meno da dancefloor e più basata sulla ricerca sonica e ritmica. Negli anni successivi i due iniziano a concepire i brani del loro primo album.

