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Studenti filo-palestinesi occupano la sede centrale del liceo Socrate di Roma

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A Roma occupato il liceo Socrate: “Sostegno al popolo palestinese Non è un gesto in contrarietà alla presidenza o ai docenti della nostra scuola”, dicono gli studenti

La sede centrale del liceo Socrate di Roma è stata oggi occupata da studenti e studentesse.

“Il nostro è un atto consapevole, scaturito dall’analisi della fase sociale e politica che stiamo vivendo. Non è un gesto in contrarietà alla presidenza o ai docenti della nostra scuola, che speriamo possano invece comprendere e condividere la profonda necessità storica e politica sulla quale si fonda questa occupazione. Questo gesto nasce dall’esigenza di esprimere il nostro sostegno al popolo palestinese, vittima dell’apartheid e di un vero e proprio genocidio compiuto dallo Stato d’Israele che bombarda civili, distrugge scuole, forni ed ospedali, che ha reso la striscia di Gaza una prigione a cielo aperto, impedendone l’accesso di acqua, cibo, medicinali ed elettricità, obbligando la popolazione di Gaza ad abbandonare le proprie case”, scrivono in un comunicato.

“Nonostante le molteplici risoluzioni internazionali che le condannano, le autorità israeliane continuano, impunite, a massacrare la popolazione palestinese e privarla dei diritti fondamentali da oltre 70 anni– proseguono- Riconosciamo e condanniamo la complicità del nostro e di altri governi che si stanno sporcando le mani di sangue, continuando a sostenere accordi politici, commerciali e militari con Israele”.
“Denunciamo- aggiungono gli studenti- l’esplicita volontà politica del governo Meloni e degli altri governi occidentali di anteporre i propri interessi economici, nella regione del Medio Oriente, all’autodeterminazione e alla sopravvivenza stessa del popolo palestinese. Sosteniamo la Global Sumud Flotilla e la Freedom Flotilla che sono ora in viaggio con l’obiettivo di rompere il blocco navale illegale imposto da Israele presso le coste palestinesi e aprire un corridoio umanitario provando a portare viveri e medicinali per la popolazione stremata dalle politiche criminali di Israele.

Lo slogan lanciato dalla Global Sumud Flotilla, “Blocchiamo Tutto”, si deve concretizzare nell’unione della lotta degli studenti, dei lavoratori, dei disoccupati e delle realtà e spazi sociali. Attraverso picchetti, scioperi, manifestazioni, occupazioni, blocchi stradali, ferroviari e portuali, abbiamo la forza di bloccare dal basso gli ingranaggi del nostro paese, attaccando direttamente i profitti di chi si arricchisce sulla pelle del popolo palestinese. Tramite il nostro gesto vogliamo lanciare un appello a tutte le scuole di questo paese. Riteniamo che ci sia l’urgenza di costruire una mobilitazione larga, partecipata e unitaria, basata su una consapevolezza politica diffusa e forte negli studenti e nelle studentesse. La manifestazione nazionale del 4 Ottobre sarà un grandissimo momento mobilitativo in cui riscontriamo la necessità di mettere in campo questa forza, l’unione delle lotte sarà fondamentale.
La crescita del sostegno reale alla causa palestinese ci dà speranza, le centinaia di migliaia di persone scese in piazza nelle ultime settimane sono il segnale che qualcosa sta cambiando, abbiamo la responsabilità storica di far divampare questa scintilla in un processo mobilitativo senza precedenti”, concludono.

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