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Caso Sangiuliano, chiesto il processo per Maria Rosaria Boccia

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Caso Sangiuliano, chiesto il processo per Maria Rosaria Boccia: è accusata di stalking, lesioni e diffamazione. Condotte insistenti e ripetute sarebbero state messe in atto tra maggio 2024 e aprile 2025

 Dopo la chiusura delle indagini lo scorso agosto, la procura di Roma ha chiesto il processo per Maria Rosaria Boccia. L’imprenditrice è accusata di stalking, lesioni, omessa dichiarazione nel suo curriculum, intromissione illecita nella vita privata e diffamazione ai danni dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Situazioni messe in atto tra maggio 2024 e aprile 2025. Dopo la separazione dal giornalista, Boccia avrebbe proseguito con condotte ripetute e insistenti che avrebbero inciso sulla vita privata e istituzionale di Sangiuliano.

Tra i vari episodi, l’accesso non autorizzato al cellulare personale di Sangiuliano, la sottrazione della fede nuziale, la pubblicazione sui social di immagini private senza consenso e la ferita alla testa che ha costretto il 63enne di Napoli a portare un vistoso cerotto. Il 9 agosto 2024, inoltre, avrebbe invece indotto Sangiuliano a confessare telefonicamente il tradimento della moglie, registrando la conversazione a sua insaputa. Secondo la Procura, parte dell’audio sarebbe stato successivamente diffuso alla stampa e trasmessa da una testata televisiva.

“Ci costituiremo parte civile. È questo il primo momento giudiziario che conferma la verità di Gennaro Sangiuliano – dicono i suoi legali Silverio Sica e Giuseppe Pepe, come riporta Il Corriere della Sera-. Siamo certi che il prosieguo giudiziario confermerà tutte le ipotesi accusatorie formulate dalla Procura”. Gli avvocati Francesco Di Deco e Saverio Sapia che rappresentano Boccia, invece, spiegano: “Tale deprecabile comportamento lede gravemente i principi di segretezza e riservatezza di atti istruttori, neppure accessibili alla interessata, alla difesa ed alle alle parti processuali”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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