Il premier israeliano Netanyahu alla Casa Bianca, Trump: “Ci sarà un accordo su Gaza”; spunta il piano Usa in 21 punti per la pace
Pollice “su” per entrambi e foto di rito all’ingresso della Casa Bianca: Donald Trump accoglie il premier israeliano Benjamin Netanyahu arrivato a Washington. I due si ‘chiuderanno’ nello studio Ovale per discutere il piano Usa per la tregua e il dopoguerra a Gaza. Al termine, è prevista una conferenza stampa congiunta (alle 13.15 ora statunitense, le 19,15 in Italia).
L’INCIAMPO: A FUOCO UN SUV DELL’INTELLIGENCE
Intanto, poco prima dell’arrivo del premier israeliano, un veicolo del Secret Service ha preso fuoco nelle vicinanze della Casa Bianca, richiedendo la chiusura di alcune strade. Lo riportano i media locali e un video del mezzo è riportato sul proprio profilo X anche da Mike Carter, corrispondente di NewsMax. Il Suv si sarebbe trovato a due isolati dalla Casa Bianca all’angolo tra la 18th Street e Pennsylvania Avenue NW. L’incendio non ha comunque comportato feriti.
L’OTTIMISMO DI TRUMP
Secondo quanto riportato da Nbc News il presidente Donald Trump , nel faccia a faccia con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, cercherà di arrivare ad un accordo per porre fine all’offensiva israeliana a Gaza e liberare gli ostaggi ancora detenuti da Hamas nella ormai distrutta enclave palestinese. Il presidente Usa si è mostrato ottimista in un’intervista esclusiva con la stessa emittente, rilasciata alla vigilia dei colloqui. “Stiamo andando molto bene. Sembra che ci siano ottime possibilità di pace in Medio Oriente”, ha detto un Trump ottimista. “Tutti sono a bordo. Tutti.”
UN PIANO IN 21 PUNTI PER LA PACE
Al centro dello Studio Ovale il piano statunitense in 21 punti per porre fine alla guerra. In estrema sintesi, Nbc News scopre le carte, dopo aver sentito, assicura, tre fonti: cessate il fuoco immediato da parte dell’esercito israeliano e rilascio di tutti gli ostaggi in mano ad Hamas entro 48 ore, in cambio di un ritiro graduale delle truppe israeliane per l’obiettivo a lungo termine di un cessate il fuoco permanente. Per quanto riguarda invece il governo della Striscia, il piano prevede due livelli: un organismo internazionale e un comitato palestinese. Il primo avrà potere di supervisione sul secondo, mentre non è chiaro il ruolo dell’Autorità Palestinese. Hamas, invece, dovrà deporre le armi e non svolgere alcun ruolo nella governance di Gaza. Il piano sarebbe stato già presentato ai leader intermediari, tra cui quelli di Qatar, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Egitto e Turchia, ricevendone un’accoglienza positiva.
(photo credit: Joey Sussman/X)
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

