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Omicidio Spoleto, il cuoco ucraino confessa: “L’ho ucciso e fatto a pezzi”

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Omicidio di Spoleto, “L’ho ucciso io e l’ho fatto a pezzi”: il cuoco ucraino confessa l’omicidio. Il movente sarebbe un prestito di duecento euro che la vittima rivoleva indietro

Quel giovedì pomeriggio si trovavano insieme nella cantina del 32 enne ucraino Shuryn Dmytro: l’amico ed ex collega Bala Sagor aveva bisogno del suo aiuto per aggiustare la sua bici elettrica. Ma poi ha iniziato a chiedergli con insistenza di riavere 200 euro che gli aveva prestato. Ne è nata una colluttazione in cui Bala Sagor, 21 enne del Bangladesh ha avuto la peggio: l’ucraino lo ha colpito mortalmente al collo con un coltello.

UCCISO PER 200 EURO

Questa mattina Shuryn, arrestato da ieri per l’omicidio del giovane cuoco di Spoleto, ha confessato tutto al giudice durante l’udienza di convalida del fermo. Sagor è stato ucciso per 200 euro, soldi che aveva prestato al’amico-killer per coprire piccoli debiti di gioco.

PERCHÈ HA FATTO A PEZZI IL CORPO DELLA VITTIMA

Shuryn ha quindi raccontato di aver fatto a pezzi il corpo perché, non avendo auto e patente, non avrebbe saputo come disfarsene. Ha spiegato di aver fatto tutto da solo e alla fine ha rivelato agli inquirenti dove avrebbe lasciato l’ara del delitto e i pezzi mancanti del corpo della vittima. Infatti solo il tronco è stato ritrovato: lo aveva abbandonato a poche centinaia di metri da casa sua, in un sacco dell’immondizia, insieme alla bicicletta elettrica di Sagor. L’assassino ha raccontato di avere sezionato e smembrato il corpo nei giorni successivi all’omicidio, avvenuto giovedì mattina scorso, e di aver trasportato i resti della vittima con un borsone. Dopo la confessione Shuryn Dmytro ha accompagnato carabinieri e magistrato lungo la strada che porta a Monteluco, dove avrebbe gettato gli altri resti.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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