All’Onu il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese denunciando il genocidio nella Striscia di Gaza dice: “Hamas non avrà alcun ruolo nel governo. No a uno Stato armato”
“Hamas e le altre fazioni non avranno alcun ruolo da svolgere nel governo palestinese”. Ne è sicuro il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, intervenuto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite in videocollegamento.
“Nonostante tutto ciò che il nostro popolo ha sofferto, respingiamo quello che Hamas ha compiuto il 7 ottobre“, ha continuato spiegando che “prendere di mira cittadini israeliani e prendere in ostaggio non rappresenta il popolo palestinese e la sua giusta lotta per la libertà e l’indipendenza”.
Nel suo discorso, Abbas ha sottolineato: “Abbiamo affermato e continueremo ad affermare che la Striscia di Gaza è parte integrante dello Stato di Palestina e che siamo pronti ad assumerci la piena responsabilità della governance e della sicurezza del Paese”.
“Non vogliamo uno stato armato”, ha detto ai leader mondiali, delineando la visione di una Palestina “moderna e democratica” basata sullo stato di diritto, sulla transizione pacifica del potere e sul rispetto dei diritti umani, dei giovani e dell’emancipazione femminile.
L’89enne ha, poi, condannato quanto avviene nella Striscia di Gaza denunciando “il genocidio, la distruzione, la fame e lo sfollamento” dei gazawi: “Ciò che Israele sta portando avanti non è semplicemente un’aggressione, è un crimine di guerra e un crimine contro l’umanità” che “verrà registrato nei libri di storia e nelle pagine della coscienza internazionale come uno dei capitoli più orribili della tragedia umanitaria del XX e XXI secolo”.
“COLLABORARE PER LA PACE”
Abbas ha, poi, affermato che la Palestina è pronta a collaborare con gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita, la Francia, le Nazioni Unite e tutti i partner per attuare il piano di pace adottato questa settimana, aggiungendo che “la pace non può essere raggiunta se non si ottiene giustizia, e non può esserci giustizia se la Palestina non viene liberata”.
Infine, Abbas ha aggiunto: “Vorrei esprimere, a nome del popolo palestinese, la nostra gratitudine e il nostro apprezzamento a tutti gli Stati che hanno recentemente riconosciuto lo Stato di Palestina e a quelli che intendono farlo presto. Esortiamo tutti gli Stati che non l’hanno ancora fatto a farlo e chiediamo sostegno per la piena adesione della Palestina alle Nazioni Unite”. Una mossa, quella del riconoscimento, che il premier israeliano Benjamin Netanyahu non ha gradito e che ha tacciato come “una vergognosa sottomissione al terrorismo palestinese”. E ha ribadito che “non ci sarà nessuno Stato palestinese”. A riconoscere lo Stato di Palestina, negli ultimi giorni, sono stati Francia, Regno Unito, Australia, Canada e Portogallo.
TRUMP: “PRESTO UN ACCORDO”
“Vogliamo risolvere la situazione a Gaza. Ho avuto un ottimo incontro con i leader della regione, e penso che siamo vicini a chiudere una qualche sorta di accordo. Vogliamo far tornare gli ostaggi”. Lo ha detto Donald Trump, parlando ai giornalisti dallo Studio Ovale.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

