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GLP-1 riducono il rischio di fratture nelle donne anziane con diabete di tipo 2

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L’impiego degli agonisti del recettore del GLP-1 (GLP-1 RA) si associa ad una riduzione significativa del rischio di fratture nelle donne anziane con diabete di tipo 2

L’impiego degli agonisti del recettore del GLP-1 (GLP-1 RA) si associa ad una riduzione significativa del rischio di fratture nelle donne anziane con diabete di tipo 2.  È quanto emerge da uno studio retrospettivo di coorte presentato al congresso annuale dell’American Society for Bone and Mineral Research (ASBMR).

Razionale e obiettivi dello studio
Il diabete di tipo 2, come è noto, si associa ad un incremento del rischio di fratture osteoporotiche. Alcuni dati preclinici e clinici hanno suggerito che gli agonisti del recettore GLP-1 possano esercitare un effetto protettivo sull’osso, riducendo il riassorbimento osseo e favorendo la formazione di nuovo tessuto.

L’obiettivo dello studio era verificare, in un’ampia popolazione di donne con diabete, se l’impiego di GLP-1 RA si associasse a una riduzione dell’incidenza di fratture rispetto ad altri trattamenti antidiabetici.

Disegno dello studio
Per questo studio, i ricercatori hanno utilizzato i dati anonimizzati provenienti dal TrinetX Global Collaborative Network (2005-2025) (Ndr: una piattaforma internazionale di dati di real-world (RWD) che raccoglie e mette a disposizione in forma anonimizzata e standardizzata i dati clinici di milioni di pazienti provenienti da cartelle cliniche elettroniche (EHR, Electronic Health Records), sistemi amministrativi e assicurativi, registri di ricerca e clinici.

Sono state incluse oltre 351.600 donne con diabete di tipo 2, di età compresa tra 55 e 89 anni.

I dati relativi alle pazienti trattate con GLP-1 RA (tra cui semaglutide, tirzepatide, dulaglutide, exenatide, liraglutide e lixisenatide) sono stati incrociati con quelli di pazienti di controllo trattate con altre terapie antidiabetiche, tenendo conto di fattori confondenti come età, etnia, BMI, abitudine al fumo, HbA1c, osteoporosi e impiego di corticosteroidi.

Le fratture sono state identificate tramite i codici ICD-10 e CPT.

Risultati principali
A 2 anni di follow-up, le pazienti in terapia con GLP-1 RA presentavano un rischio significativamente ridotto per tutte le principali tipologie di frattura (P<0,0001) considerate, con riduzioni relative comprese tra il 16% (fratture vertebrali a cuneo, RR: 0,84) e il 39% (fratture sottotrocanteriche, RR: 0,61).

Questa protezione si è mantenuta e in alcuni casi rafforzata anche a 5 anni:
• fratture del collo femorale, RR: 0,57 (IC 95%: 0,54-0,61)
• fratture intertrocanteriche, RR: 0,62 (IC 95%: 0,57-0,68)
• fratture del radio distale: RR: 0,67 (IC 95%: 0,64-0,71)
• fratture periprotesiche: RR: 0,72 (IC 95%: 0,64-0,81)

I risultati sono risultati in linea con le evidenze pregresse, tra cui una meta-analisi del 2025 di 44 trial, che aveva mostrato una riduzione del 23% del rischio di fratture nei pazienti trattati con GLP-1 RA rispetto al placebo o ad altri farmaci antidiabetici.

Implicazioni cliniche e limiti dello studio
In conclusione, l’impiego di agonisti del recettore GLP-1 nelle donne con diabete di tipo 2 è risultato associato ad una riduzione sostanziale e duratura del rischio di fratture.  Questi dati rafforzano l’ipotesi di un potenziale effetto protettivo del GLP-1 sul metabolismo osseo, supportato anche da modelli preclinici (topi knock-out per GLP-1R con aumento del riassorbimento osseo; modelli di zebrafish con incremento della formazione ossea dopo trattamento con liraglutide).

Gli autori non hanno sottaciuto, tuttavia, alcuni limiti metodologici dello studio, quali la mancata distinzione dei risultati in base al tipo, al dosaggio o alla durata della terapia con GLP-1 RA.

Saranno necessari nuovi studi per chiarire i meccanismi molecolari coinvolti e il contributo specifico delle diverse molecole di questa classe farmacologica, hanno aggiunto i ricercatori al termine della presentazione del lavoro al congresso.

Bibliografia
Chaudhry J, et al “Fracture risk in women over 55 with type 2 diabetes mellitus: a comparative analysis of GLP-1 receptor agonist” ASBMR 2025; Abstract 1033.
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