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Scontro politico sulla commemorazione di Charlie Kirk alla Camera

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Scontro politico sulla commemorazione di Charlie Kirk alla Camera proposta da Fratelli d’Italia. Bonelli: “Ricordiamo anche i 20mila bambini morti a Gaza”

Alla Camera dei Deputati si è tenuta la commemorazione per Charlie Kirk, attivista conservatore americano ucciso il 10 settembre scorso durante un dibattito politico all’Università dello Utah. L’iniziativa è stata proposta da Fratelli d’Italia. In aula c’erano molti posti vuoti: tra i membri del governo era presente solo la ministra Eugenia Roccella.

Charlie Kirk, uomo, figlio, marito, padre, cristiano, conservatore, ucciso perché aveva in mano un microfono, l’unica vera sua arma insieme a quella delle idee, dei suoi valori. Quelli di un padre ucciso a 31 anni che guardava negli occhi sia chi lo seguiva che gli avversari, mai nemici”, ha ricordato il deputato di Fdi, Alessandro Amorese.

L’idea di commemorare Kirk, però, non è stata accolta unanimemente. Alcuni parlamentari dell’opposizione hanno criticato l’iniziativa, sostenendo che rendere omaggio a una figura così divisiva – nota per le sue posizioni controverse su temi come razza, genere e diritti LGBTQ+ – rischia di legittimare o promuovere quelle stesse idee.

“Oggi commemoriamo la morte di un uomo, Charlie Kirk, ucciso per le proprie idee. Mi auguro che questo Parlamento e questa maggioranza commemori anche i 20mila bambini palestinesi uccisi a Gaza“, ha detto il deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, intervenendo in Aula. “Io sono fiero di stare nella Repubblica Italiana, che non consente la libera vendita di armi alle persone e non consente che qualche sconsiderato faccia quello che è successo in America“, ha aggiunto Bonelli.

Riccardo Ricciardi, capogruppo del M5S alla Camera, nel suo intervento in Aula ha detto: “Non voglio prestarmi al vostro squallido giochino di prendere una frase, una parola” pronunciata da Charlie Kirk “per poter dire: ‘Vedete giustificano, ‘Vedete fanno dei distinguo’. Non ci presteremo a questa vergognosa operazione politica per cui tre quarti delle persone qui dentro due settimane fa nemmeno sapeva chi era Charlie Kirk e usano la tragedia della morte di un ragazzo per fare squallida propaganda politica. Sentire il ministro dei Rapporti con il Parlamento che parla di un clima da Brigate Rosse è quanto di più vergognoso”.

“Qual è il mainstream, il woke, che non condanna? Il mainstream siete voi, avete la RAI, avete gli editori, avete i media. Il mainstream siete voi, non elenco le violenze rivolte da tutta la vostra parte politica, ma utilizzare la morte di questa persona e pensare che qui dentro non ci sia anche solo un deputato che non è inorridito nel vedere un ragazzo di 31 anni che prende una fucilata nel collo, è orrendo, va oltre la dialettica politica. Sono sicuro che molti di voi, in questa grande internazionale di destra, quasi quasi si sfregano le mani perché nella morte di quel ragazzo hanno visto un’opportunità politica e per questo dovreste vergognarvi ancora di più!”, conclude Ricciardi.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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