Global Sumud Flotilla, Greta Thunberg in una diretta Instagram con Francesca Albanese, denuncia le ultime violazioni di Israele, dopo gli attacchi a undici navi
Dopo gli attacchi subiti nella notte, parla Greta Thunberg, l’attivista più conosciuta a livello globale a bordo della flotta umanitaria diretta a Gaza. E tranquillizza tutti, sia su come stanno i partecipanti alle missione, sia sul loro “spirito”, nulla affatto demoralizzato.
“Stiamo bene, siamo molto determinati ad andare avanti con la nostra missione e siamo ogni giorno più vicini a Gaza per consegnare gli aiuti umanitari che trasportiamo”. A dirlo è proprio lei, Greta Thunberg in una diretta Instagram a bordo di una delle navi della Global Sumud Flotilla dopo l’attacco di stanotte, mercoledì 24 settembre, insieme agli altri membri dell’equipaggio, ‘intervistati’ da Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati.
“CONTRO DI NOI LA STRATEGIA DELLA PAURA, SIAMO PREPARATI”
“Eravamo consapevoli di rischi questo tipo- ha sottolineato Thunberg- Israele sta usando la strategia della paura ma non funzionerà: a questi attacchi di droni i palestinesi sono abituati da anni, è una guerra psicologica ma, ripeto, non funzionerà. Siamo preparati per questo genere di scenari”.
“BOMBE DRONI INTORNO A NAVI, DIVERSE QUELLE DANNEGGIATE MA CI AIUTIAMO L’UN L’ALTRO”
“Siamo quasi 50 navi di diverse dimensioni e velocità ma cerchiamo di muoverci insieme, come un’unica flotta. Comunichiamo via radio, anche se stanotte è stato difficile: diverse navi sono state danneggiate da velivoli non identificati che sganciavano bombe intorno alle imbarcazioni. È molto chiaro che è parte di una strategia della paura da parte di Israele, ma noi ci muoviamo come una flotta, ci siamo dentro insieme e ci aiutiamo l’un l’altro”. Così Greta Thunberg prosegue il suo racconto in una diretta Instagram a bordo di una delle navi della Global Sumud Flotilla, dopo l’attacco di stanotte.
“ISRAELE VIOLA IL DIRITTO INTERNAZIONALE, LA LEGGE È CON NOI”
“Stiamo subendo molte violazioni del diritto internazionale e propaganda negativa da parte di Israele, ma sappiamo che la legge e il diritto internazionale sono dalla nostra parte: stiamo trasportando cibo, medicinali e acqua potabile navigando verso Gaza per rompere il blocco illegale di Israele”. Lo ha detto Greta Thunberg nella una diretta Instagram a bordo di una delle navi della Global Sumud Flotilla rispondendo alle domande di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, coordinatrice della diretta social per l’occasione.
“QUANDO C’È UN GENOCIDIO GLI STATI HANNO DOVERE LEGALE AGIRE E FERMARLO“
“Quando c’è un genocidio in piena regola e alla luce del sole, gli Stati hanno il dovere legale di agire, di fare tutto il possibile per fermarlo o almeno il minimo sindacale per evitare che vengano consumati i crimini di guerra più crudeli. Ma stiamo fallendo nel fare anche il minimo, ed è un segnale che i sistemi in vigore al giorno d’oggi non stanno funzionando per quanto riguarda la tutela della vita delle persone”. Ha proseguito Greta Thunberg, affrontando il tema del genocidio in corso a Gaza. Thunberg ha poi precisato che “nessuno Stato o Governo ci ha contattati, se non a livello meramente personale, per offrire supporto, protezione o garanzie del rispetto del diritto internazionale”.
L’APPELLO DI GRETA: “I PALESTINESI CONTANO SU TUTTI VOI, ALZATE TESTA E VOCE”
“I palestinesi contano su di noi, dobbiamo alzare la voce con governi e istituzioni per fermare il silenzio e la complicità. Noi abbiamo risposto al popolo palestinese e siamo passati all’azione: ascoltate anche voi il loro appello, uscite dalla vostra comfort zone e rendetevi conto che alzando la testa e la voce non rischiate nulla rispetto a quello che rischiano ogni giorno i palestinesi”. Sono le parole di Greta Thunberg in una diretta Instagram seguita da migliaia di utenti, a bordo di una delle navi della Global Sumud Flotilla dopo l’attacco subito nella notte.
“Ci sono tantissime cose che si possono fare: occupare le ambasciate israeliane, fare pressione sulle aziende, manifestare, ma la cosa più importante è organizzarsi e muoversi insieme. Tutti hanno la responsabilità di agire”, ha aggiunto Thunberg.
ALBANESE: “LA MAFIA PRO-GENOCIDIO DICE CHE LA FLOTILLA È ILLEGALE, MA NON È COSÌ”
“La mafia pro-genocidio continua a dipingere la Sumud Flotilla come qualcosa di illegale, ma noi sappiamo che non c’è cosa più lontana dalla realtà”. Lo ha detto Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, in una diretta Instagram in collegamento con le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla
ALBANESE: “LA NEGAZIONE È PARTE GENOCIDIO, ANCHE L’OLOCAUSTO FU A LUCE DEL SOLE”
“La negazione del genocidio è parte del genocidio stesso, ma le dimensioni di questo negazionismo sono senza precedenti: non è il primo genocidio alla luce del sole, anche l’Olocausto lo fu, ma è il primo che ha una copertura televisiva e che ha provocato una mobilitazione globale”. Lo ha detto Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, in una diretta Instagram in collegamento con le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. “Il progetto della ‘Grande Israele’ è già in atto- ha aggiunto Albanese- e i palestinesi sono proprio nel mezzo”.
ALBANESE: “EMOZIONATA PER LE PROTESTE IN ITALIA, È UN MOMENTO CHE UNISCE L’UMANITÀ“
“Mi sono molto emozionata a vedere le proteste nel mio Paese, perché sono state qualcosa di nuovo, senza precedenti. Ci sono proteste in strada ogni mese e ogni settimana anche in grandi città come Milano e Roma, con sit-in e blocchi ferroviari e stradali: la cosa più commovente, però, è che le persone che restano bloccate in auto scendono e supportano le proteste. È un momento che sta unendo l’intera umanità”. Lo ha detto Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, in una diretta Instagram in collegamento con le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla.
Poi, da Albanese un appello: “Protestate, i palestinesi vi vedono e alla fine i Governi dovranno seguirvi”. E ai ringraziamenti da parte dei membri della flotta, la relatrice speciale dell’Onu ha risposto: “Non sono un eroe ma solo una persona perbene che fa quello che ogni persona perbene dovrebbe fare”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

