Vannacci ‘scalda’ Pontida: “Rinnoviamo il giuramento contro lo straniero, ma è già tra noi”. Sul palco anche Salvini: “Mai i nostri figli in guerra in Ucraina”
“‘Chi nell’ora dei rischi è codardo, più da voi non isperi uno sguardo e senza nozze consumi i suoi dì’. Così si esprimeva il Brechet, grande poeta nazionale, in riferimento a quei giovani, forti e coraggiosi, che 850 anni fa si sono riuniti su questo stesso pratone e hanno giurato fedeltà contro lo straniero: oggi noi rinnoviamo questo giuramento. Ma lo straniero non è quello che ci vogliono far credere alcuni telegiornali e alcune testate giornalistiche, non è quello per cui ci vorrebbero far spendere 800 miliardi in armi”. Lo ha detto Roberto Vannacci, eurodeputato e vicesegretario federale della Lega, intervenendo dal palco di Pontida. Per Vannacci “lo straniero purtroppo è già tra di noi, ci ha già invaso: è lo straniero dei porti aperti, è lo straniero che invade le nostre città, che purtroppo molto di frequente stupra, violenta, ruba, rapina e che ci vuole imporre la propria cultura alla nostra cultura millenaria. Quello è lo straniero, ed è oggi che noi qua con la stessa fiducia e con la stessa forza rinnoviamo questo giuramento”.
VANNACCI: CI CHIAMANO ESTREMISTI, MA CE NE FREGHIAMO
L’eurodeputato dal palco sottolinea: “Ci chiamano, e vi chiamano, estremisti. E ce ne freghiamo se ci chiamano estremisti. Loro chiamano noi estremisti perché diciamo che chi entra illegalmente nei nostri confini debba essere rispedito a casa. Loro chiamano noi estremisti perché diciamo che chi delinque e chi non rispetta le nostre leggi deve finire in galera, e se non ci sono abbastanza posti ne costruiamo altre di galere. Loro ci chiamano estremisti perché non ci arrendiamo e non giustifichiamo il reddito di cittadinanza, perché secondo noi il pane ce lo guadagniamo con il lavoro, ce lo guadagniamo con il sacrificio, ce lo guadagniamo con il sudore e con tanta, tanta, tanta passione. Loro ci chiamano estremisti, ma i veri estremisti sono loro”.
VANNACCI: NON REGALIAMO PIÙ NIENTE A NESSUNO, REMIGRAZIONE SUBITO
Nel suo intervento, il vicesegretario federale della Lega spiega che “non vogliamo regalare più nulla a nessuno. Non vogliamo cedere quello che a noi è costato sangue, sudore, fatica, lavoro, sacrificio a chi non riconosce la nostra civiltà, anzi, a chi vuole imporre le proprie tradizioni e la propria cosiddetta cultura sulla nostra. E se ne facciano una ragione, perché a questi signori che non rispettano le nostre norme, che non rispettano le nostre leggi e che entrano illegalmente nei nostri confini, c’è solo un futuro. E si chiama remigrazione”.
VANNACCI: UE NON PUÒ CAMBIARE NOSTRE LEGGI, VERO SOVRANISMO È PADRONI A CASA NOSTRA
“Siamo convinti che le leggi che vengono promulgate da un Parlamento eletto dal popolo italiano non possono essere sconvolte da quattro giudici che poggiano le loro ‘naticucce’ sulle poltrone comode di Bruxelles. Questo è il vero sovranismo, il vero giuramento che noi facciamo qua è ‘padroni a casa nostra’”, spiega Vannacci.
VANNACCI: NON CI ARRENDIAMO A MULTICULTURALISMO E A SOCIETÀ METICCIA
“Oggi qua io non vedo solo un popolo della Lega, vedo una generazione, la generazione di quelli che pensano che gli italiani abbiano sempre regalato al mondo bellezza, genio, progresso, arte, saper fare, degli italiani che non si arrendono, degli italiani che cascano ma si rialzano più forti di prima, degli italiani che vogliono andare avanti, che superano le difficoltà, degli italiani del ‘tasi e tira’. E non ci arrendiamo, noi di questa generazione, alla società multiculturale imposta, non ci rassegniamo alla società meticcia che vorrebbe qualcuno e non ci rassegniamo all’islamizzazione delle nostre città. Noi andiamo avanti, eccola la generazione di Pontida”, afferma Vannacci.
SUL PALCO ANCHE SALVINI
“Chiedo a questa immensa, sorridente, determinata e pacifica folla di dedicare non un minuto di silenzio, ma un pensiero a colui che è stato dipinto come un bersaglio, ammazzato a fucilate e lascia una moglie e due bambini. Non un minuto di silenzio, ma di applausi che arrivi fino all’Arizona”. Lo ha detto il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, in apertura del suo intervento dal palco di Pontida, chiamando la platea al raccoglimento in memoria di Charlie Kirk.
SALVINI: NOI BERSAGLIO ‘CERTI’ GIORNALISTI, MA NON CI FERMERETE
Nel suo intervento, Salvini ha colto l’occasione per ringraziare “anche quei giornalisti, non tutti, ma quei giornalisti che ogni giorno ci attaccano, che hanno nella Lega un bersaglio in televisione, sui giornali, che ci dedicano sempre la loro quotidiana attenzione. Grazie perché siete uno stimolo a lavorare sempre di più e meglio, e quindi se pensate di fermarci o di deprimerci avete sbagliato popolo e sbagliato indirizzo”.
UCRAINA. SALVINI: MOZIONE LEGA IN OGNI COMUNE, NO A NOSTRI FIGLI IN GUERRA
“Il mio grazie di cuore ai 500 sindaci della Lega, agli assessori comunali, ai consiglieri comunali, che sono costruttori di pace. Io chiedo agli amministratori della Lega da domani di depositare in tutti i Comuni italiani una mozione per fare vedere come la pensano i partiti in tutti i Comuni e che ricordi che l’Italia è contro la guerra e noi non manderemo mai i nostri figli e i nostri nipoti a combattere e a morire in Ucraina”. Per Salvini “non siamo in guerra contro nessuno. Che tutti ascoltino le parole del Santo Padre, esempio di saggezza e di lungimiranza. Che tutti sostengano gli sforzi di pace del presidente Trump. ‘No’, un chiaro ‘no’ all’esercito europeo, a un debito europeo per comprare armi, missili e carri armati. Non asseconderemo le parole e la voglia di guerra di capetti e mezzi leader europei che parlano di guerra per nascondere i fallimenti a casa loro. E lo ricordiamo nella giornata internazionale della pace”.
MO. SALVINI: DUE POPOLI E DUE STATI IMPOSSIBILE FINCHÉ CI SARÀ HAMAS
“Abbiamo il dovere di provare a fermare ogni guerra- afferma Salvini- compresa anche quella fra Israele e i terroristi di Hamas. Salvando le vite di ogni bambino, perché il sangue di ogni bimbo in qualunque Paese al mondo vittima di guerra è la sconfitta per ciascuno di noi. L’auspicio di arrivare in futuro a due popoli e due Stati è il mio e il nostro auspicio, ma non sarà possibile fino a che ci saranno i tagliagole islamici di Hamas a tenere in ostaggio i bambini palestinesi e israeliani che dovranno poter giocare, studiare e crescere insieme in quei martoriati territori. Purtroppo, per loro e anche per noi, non ci sono donne e uomini con culture diverse, identità diverse e religioni diverse: per qualcuno ci sono solo infedeli da eliminare e territori da conquistare, ma l’odio non vincerà mai”.
SALVINI: ISLAM INCOMPATIBILE CON NOSTRE LEGGI, DIRITTI E LIBERTÀ
“Fanatismo islamico, integralismo islamico, applicazione letterale del Corano alla vita quotidiana sono incompatibili con le nostre leggi, con i nostri diritti, con la libertà conquistata per le nostre figlie”. Oggi, ha sottolineato Salvini, “in 62 Paesi al mondo l’omosessualità è un reato e in alcuni casi è punito con la morte: sono 62 Paesi islamici, è una barbarie. Oggi in molte Capitali europee, in alcuni quartieri la legge la applicano i tribunali islamici nel nome della Shari’a, non delle leggi locali. Oggi in tante classi la maggioranza è composta da alunni i cui genitori non rispettano la nostra storia e la nostra cultura e pretendono che siamo noi a dover cambiare e cancellare le nostre radici: difendere il presepe, il Santo Natale, la Santa Pasqua e i nostri simboli significa difendere la nostra libertà. Nessuno può più arrivare a chiederci di essere quello che non siamo”.
SEPARAZIONE CARRIERE. SALVINI: TUTTE MILLE SEDI LEGA SARANNO COMITATO ‘SÌ’
Nel discorso di Salvini anche il punto sulla separazione delle carriere: “Per quanti decenni i Governi hanno promesso la riforma della giustizia e la separazione delle carriere? Oggi ci siamo, e ognuna delle mille sedi della Lega si trasformerà in una sede per il comitato del ‘sì’ al referendum per cambiare la giustizia in Italia, liberare i tribunali della politica e dare onore a quei magistrati, come Rosario Livatino, che hanno dato la vita per amministrare la giustizia: Livatino, Falcone, Borsellino. Eroi italiani, a loro il nostro grazie e la nostra eterna riconoscenza”.
SALVINI: OBIETTIVO ESTENDERE FLAT TAX A TUTTI I LAVORATORI ITALIANI
“Due milioni di partite Iva e liberi professionisti grazie alla Lega pagano solo il 15% di tasse, il nostro obiettivo è di estendere la flat tax a tutte le lavoratrici e i lavoratori italiani, pagare di meno per pagare tutti e incentivare a lavorare di più”, afferma il segretario della Lega.
MANOVRA. SALVINI: +1.000 EURO A CETO MEDIO E CANCELLAZIONE 170 MLN CARTELLE
Tra i vari punti affrontati dal vicepremier anche la Manovra: “Vogliamo aumentare nella prossima legge di bilancio fino a mille euro il reddito del ceto medio tra i 28 e i 60mila euro, cancellare 170 milioni di cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate e liberare 20 milioni di italiani dal giogo di un fisco non sempre amico”.
SALVINI: SICURO BANCHE DARANNO CONTRIBUTO PER AIUTARE CHI NON CE LA FA
Per le misure fiscali da inserire in manovra “servono soldi. Ebbene, siccome tutti nei momenti difficili sono chiamati a fare sacrifici, sono sicuro che le banche italiane daranno il loro contributo per aiutare chi non ce la fa”, dice il segretario della Lega. Banche italiane, ha sottolineato Salvini, “che l’anno scorso hanno guadagnato più di 46 miliardi, e penso che chiederemo un contributo non alle piccole banche dei territori ma a quelle grandi banche che hanno fatto più di 500 milioni, più di mezzo miliardo di utili su interessi che chiedono a voi e commissioni che chiedono a voi. Io non penso che se invece di guadagnare 46 miliardi per poi distribuirsi dividendi da centinaia di milioni di euro ne guadagneranno solo 42 o 43, qualcuno in quei palazzi della finanza e del potere avrà difficoltà a fare la spesa”.
SALVINI: IL 14/2 PIÙ GRANDE MANIFESTAZIONE SEMPRE IN DIFESA CIVILTÀ OCCIDENTALE
Salvini poi ha annunciato: “Sabato 14 febbraio, tutti insieme, saremo protagonisti uno per uno della più grande manifestazione che si ricordi in difesa dei valori, dei diritti, dei confini e delle libertà della civiltà occidentale. A testa alta, con le proprie famiglie, con i propri amici come oggi”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

