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Novo Nordisk inizia a tagliare dipendenti: 9mila esuberi in vista

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Il gigante farmaceutico danese Novo Nordisk ha annunciato la riduzione del proprio organico globale di circa l’11%, pari a circa 9mila posti di lavoro sugli attuali 78,400

Il gigante farmaceutico danese Novo Nordisk ha annunciato la riduzione del proprio organico globale di circa l’11%, pari a circa 9mila posti di lavoro sugli attuali 78,400. Di questi, 5mila posizioni verranno eliminate in Danimarca, sede principale dell’azienda. Questa mossa arriva in risposta a un mercato dell’obesità sempre più dinamico e orientato al consumatore, che ha causato un rallentamento nella crescita dell’azienda negli ultimi tempi.

Una risposta alle sfide del mercato dell’obesità
L’azienda ha dichiarato che la riduzione dei posti di lavoro fa parte di un piano più ampio per semplificare la struttura organizzativa e migliorare l’agilità, con l’obiettivo di affrontare meglio le sfide del settore. Il CEO Mike Doustdar, che ha assunto la carica solo il mese scorso, ha spiegato che la decisione di snellire l’organizzazione è fondamentale per consentire

Una “mentalità e un approccio più rapidi e agili”.
Doustdar ha aggiunto che la rapida espansione dell’azienda negli ultimi anni ha aumentato la complessità organizzativa e i costi, e che il piano mira a risolvere questi problemi, promuovendo una cultura di performance basata sui risultati e migliorando l’efficacia nell’allocazione delle risorse.

L’inizio del mandato di Doustdar
Nonostante abbia dominato inizialmente il mercato dei farmaci per l’obesità, Novo Nordisk è stata poi affiwncta da Eli Lilly con cui compete testa a testa per i nuovi dati clinici e le nuove formulazioni. Questo cambiamento di dinamica ha portato l’azienda a separarsi in modo inaspettato dal precedente CEO, Lars Fruergaard Jørgensen, all’inizio di quest’anno. Quando Doustdar è stato nominato, ha dichiarato che l’azienda doveva “aumentare il senso di urgenza e cambiare il proprio approccio operativo” per fermare il declino.

Costi e risparmi previsti
L’annuncio del piano di ristrutturazione ha fatto emergere un significativo taglio dei costi. Novo Nordisk prevede di risparmiare circa 8 miliardi di corone danesi (circa 1,3 miliardi di dollari) entro la fine del 2026. Questi risparmi saranno reinvestiti in opportunità di crescita, in particolare nel settore del diabete e dell’obesità, con un focus sull’esecuzione commerciale e sulla ricerca e sviluppo (R&D).

Nonostante ciò, il piano di ristrutturazione comporterà un costo complessivo di circa 9 miliardi di corone danesi (1,4 miliardi di dollari), il che ha spinto Novo Nordisk a ridurre ulteriormente le previsioni di utile operativo per l’anno in corso. La società ora si aspetta un aumento dell’utile operativo tra il 4% e il 10% su base di tasso di cambio costante (CER), un abbassamento rispetto alla stima di luglio, che prevedeva un range tra il 10% e il 16%.

Reazioni e prospettive future
Gli analisti, come Richard Vosser di JP Morgan, hanno sottolineato che mentre è positivo che Novo Nordisk stia cercando di ridurre la complessità organizzativa e migliorare l’agilità, il piano di ristrutturazione potrebbe sollevare ulteriori preoccupazioni riguardo alle prospettive di crescita dell’azienda.
Inoltre, una recente analisi di FirstWord ha evidenziato che Novo Nordisk è ancora lontana da Eli Lilly in termini di ricavi generati per dipendente: nel 2024, Novo ha generato 521.000 dollari per ogni membro del personale, rispetto ai 958.000 dollari di Eli Lilly.

Il futuro di Novo Nordisk nel mercato dell’obesità
Le misure adottate da Novo Nordisk, pur mirando a migliorare l’efficienza, potrebbero avere un impatto significativo sulla sua capacità di competere con Eli Lilly e altre aziende nel mercato dei farmaci per l’obesità. Sarà interessante osservare come queste modifiche influenzeranno le dinamiche competitive del settore e la capacità dell’azienda di rispondere alle crescenti esigenze di un mercato sempre più orientato ai consumatori.
Questa ristrutturazione segna una fase cruciale per Novo Nordisk, che dovrà adattarsi rapidamente per restare competitiva e rispondere a un mercato in continuo cambiamento, con l’obiettivo di non perdere ulteriori quote di mercato in un settore ad alta competitività.

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