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Fa discutere l’intervista del figlio di Riina: “Fu arrestato perché non serviva più allo Stato”

totoò riina è morto alle 3:37 del 17 novembre 2017 nel reparto detenuti dell'ospedale di parma

Il Capo dei Capi, arrestato il 15 Gennaio del 1993, era in regime di 41 bis da 24 anni e stava scontando 26 condanne all'ergastolo per omicidi e stragi

L’intervista shock di Giuseppe Salvatore, il figlio di Riina, ad un podcast siciliano: “Fu arrestato perché dava fastidio e non serviva più allo Stato”

Totò Riina “è stato arrestato perché dava fastidio, così come a un certo punto hanno dato fastidio Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro, perché erano malati e non servivano più in quello Stato a quelli che detenevano veramente il denaro della mafia”. Ama la ribalta, a differenza del padre che la platea la evitava, Giuseppe Salvatore Riina. Il figlio del boss più famoso della mafia corleonese. Dopo otto anni di condanna per mafia già scontati torna a far parlare di sé con un’intervista a “Lo Sperone Podcast” ripresa anche dal Corriere della Sera.

Non c’è traccia di distanza dal clan, né di condanna per i delitti che hanno insanguinato l’Italia. Anzi. “Mio padre non ha mai ordinato l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo. Giovanni Falcone, quando l’hanno ammazzato, non dava più fastidio alla mafia o a Totò Riina, ma ad altri dietro le quinte. L’antimafia è un carrozzone composto da gente che ha bisogno di stare sotto i riflettori e a dimostrarlo sono i casi della giudice Silvana Saguto e dell’imprenditore Antonello Montante, antimafiosi di facciata”.

Il padre? “Era un uomo con la u maiuscola. Una persona che ha sempre combattuto il sistema. Serio, onesto, manteneva la parola data e pensava alla sua famiglia. Non l’ho mai visto compiere un atto di violenza o tornare a casa con una pistola in mano e sporco di sangue. Io come i piccoli palestinesi, ho vissuto sempre come fossi in perenne emergenza. Anche se, quando dovevamo scappare da un rifugio all’altro con papà, per me era come una festa perché conoscevo posti nuovi e gente nuova
E su Falcone e Borsellino dice: Mi è dispiaciuto perché sono morti. E a differenza di altri loro colleghi chapeau. Loro facevano fatti”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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