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Il tiktoker Angelo Napolitano finisce nel mirino della Guardia di Finanza

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Napoli, smartphone in sconto pubblicizzati sui social: maxi sequestro da 6 milioni di euro della Guardia di Finanza al tiktoker Angelo Napolitano

Un sequestro preventivo di beni mobili e immobili, per un valore complessivo di 5.740.561 euro, è stato eseguito nei confronti di una società di Casalnuovo di Napoli, che commercia elettrodomestici e telefoni cellulari, e del suo amministratore. Si tratta del tiktoker Angelo Napolitano, amministratore di Napolitano store. Si tratta dell’uomo che il mese scorso fu ripreso in un video – poi pubblicato su TikTok – mentre si trovava nel Consiglio regionale della Campania, negli uffici del consigliere Pasquale Di Fenza, poi espulso da Azione, insieme a un’altra titktoker, Rita De Crescenzo.
Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari di Nola, è stato eseguito questa mattina dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Napoli.

Le indagini sono relative a una frode all’Iva realizzata dalla società mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, senza applicazione dell’imposta, nei confronti di società cartiere prive di dipendenti e di reale operatività e sistematicamente inadempienti agli obblighi tributari.
Le false fatture e l’evasione dell’Iva erano funzionali a giustificare contabilmente le vendite in nero effettuate a privati consumatori a prezzi significativamente inferiori rispetto a quelli proposti dalla grande distribuzione organizzata e dalle stesse società produttrici. Ad esempio, per uno smartphone di ultima generazione, il prezzo proposto al pubblico era inferiore anche di 400 euro rispetto a quelli mediamente praticati sul mercato.

La vendita alla clientela a condizioni illecitamente vantaggiose si concretizzava, tuttavia, solo se il pagamento avveniva in contanti e, preferibilmente, con banconote da 100 euro. In questo caso, al cliente veniva consegnata una ‘bolletta’ priva di validità fiscale, molto simile a un normale scontrino, elaborata con un apposito software gestionale e in cui veniva indicato il codice Imei del telefonino venduto. Questa ‘doppia contabilità’ permetteva di giustificare l’uscita dal magazzino della merce, monitorare le vendite effettuate e assicurare agli acquirenti l’eventuale sostituzione dei prodotti.
La società oggetto dell’indagine, che pubblicizza quotidianamente la propria attività su Tiktok, ha così conosciuto, negli ultimi anni una esponenziale e anomala crescita del fatturato, passando da 2,2 milioni di euro nel 2017 a 20,8 milioni di euro nel 2023.

Su queste basi, accogliendo la richiesta della procura di Nola, il gip ha disposto il sequestro preventivo dei beni della società e del suo rappresentante legale, formalmente nullatenente, tra cui un immobile a Napoli, nel quartiere Gianturco, e uno yacht di 16,5 metri, entrambi risultati intestati fittiziamente a terzi.

(Foto da Facebook)

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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