La Polonia: “Schierati 40mila soldati al confine con Russia e Bielorussia”. Macron mobilita 3 caccia, anche Germania e Regno unito pronti a rafforzare la difesa aerea polacca
All’indomani dello sconfinamento dei droni russi in Polonia, cresce il livello di tensione e si fa sempre più concreto il rischio di una escalation del conflitto ucraino in Europa. Varsavia infatti, dopo aver invocato l’articolo 4 della Nato, è passata alle contromosse schierano 40.000 soldati ai confini con Bielorussia e Russia. Lo riporta l’emittente polacca Tvp World.
La scelta cade anche in concomitanza delle periodiche esercitazioni congiunte russo-bielorusse, denominate “Zapad 2025”, che sono previste domani e coinvolgeranno decine di migliaia di soldati al confine polacco orientale. Di qui la decisione di schierare “circa 40.000” dei propri soldati: “la Polonia si sta preparando alle manovre Zapad 2025 da molti mesi”, ha affermato Cezary Tomczyk, viceministro della Difesa, sempre secondo quanto riportato da Tvp World. “Ricordiamo- ha aggiunto- che Zapad 2025 è un’esercitazione offensiva”.
OGGI IL CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU
Intanto c’è attesa per il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di oggi, venerdì 12 settembre: si riunirà alle ore 21 italiane su richiesta della Polonia, a seguito dell’intrusione di presunti droni russi nel suo territorio. Lo ha annunciato la presidenza sudcoreana di turno del Consiglio. La richiesta di una riunione è sostenuta da diversi membri del Consiglio (Slovenia, Danimarca, Grecia, Francia e Regno Unito), riferiscono fonti diplomatiche. Si fanno inoltre largo le dichiarazioni dei rappresentanti e governi di alcuni Stati europei per il rafforzamento degli aiuti alla Polonia.
IL SOSTEGNO DI MACRON: “TRE CACCIA PER PROTEGGERE LA POLONIA”
La Francia è pronta a mobilitare tre caccia Rafale per ”contribuire alla protezione dello spazio aereo polacco”: è quanto ha annunciato il presidente francese, Emmanuel Macron. “A causa dell’incursione dei droni russi in Polonia, ho deciso di mobilitare tre caccia Rafale per supportare la protezione dello spazio aereo polacco e del fianco orientale dell’Europa insieme ai nostri alleati della Nato,”, scrive infatti il premier francese su X. “Ho preso questo impegno ieri con il Primo Ministro polacco”.
GLI IMPEGNI DI REGNO UNITO E REPUBBLICA CECA : PIÙ ELICOTTERI E JET
Macron aggiunge infine che anche da parte del Regno unito ci sarebbe l’intenzione di proteggere lo spazio aereo di Varsavia: “Ho discusso di questo problema anche con il Segretario generale della Nato e con il Primo Ministro britannico- spiega infatti- anch’egli impegnato nella protezione del fianco orientale. La sicurezza del continente europeo è la nostra massima priorità. Non cederemo alle crescenti intimidazioni della Russia”. Aiuti in arrivo anche dalla Repubblica Ceca.
La conferma arriverebbe da una dichiarazione del ministro della Difesa di Varsavia Wladyslaw Kosiniak-Kamysz: “I nostri vicini meridionali, i cechi, stanno rilasciando dichiarazioni specifiche, in merito alla delega di tre elicotteri Mi-17 e circa 100 soldati. Francesi e britannici stanno rilasciando le loro dichiarazioni sotto forma di aerei Rafale ed Eurofighter per proteggere i nostri cieli”.
BERLINO: “PRONTI A INTENSIFICARE L’IMPEGNO A DIFESA DEI CIELI POLACCHI”
“Il governo tedesco intensificherà il suo impegno lungo il confine orientale della Nato. Oltre agli impegni già assunti negli Stati baltici e in Polonia, il governo tedesco estenderà e amplierà i controlli di polizia aerea sulla Polonia”, lo ha affermato in una nota il portavoce del governo federale Stefan Kornelius. Inoltre, “intensificherà il suo sostegno all’Ucraina. All’interno dell’Ue, lavorerà per la rapida adozione di un robusto 19° pacchetto di sanzioni”.
TAJANI: “PREOCCUPATO PER POSSIBILE ESCALATION”
“È chiaro che la Russia voglia testare anche dal punto di vista militare la Nato e le sue capacità di reazione, pur non essendo in guerra con l’Alleanza. Non è una novità”: è quanto affermato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante la conferenza stampa alla Farnesina con l’omologo turco Hakan Fidan, commentando l’invasione di droni russi nello spazio aereo polacco. Il ministro italiano si è detto “preoccupato” perché “ogni minimo errore può portare a un’escalation”. Si è infine augurato che “episodi come quello dell’altro ieri non accadano più”.
(photo credit: Wojska Lądowe/web)
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

