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Siti sessisti: parte in Parlamento un’indagine sulla violenza online

siti sessisti

In Parlamento parte l’inchiesta sui siti sessisti: lo annuncia la presidente della Commissione parlamentare di inchiesta su femminicidio e violenza di genere, Martina Semenzato

Alla luce del caso Phica.eu e della diffusione di immagini di donne ignare su altre piattaforme web, parte in Parlamento un’indagine sulla violenza on line. Lo annuncia la presidente della Commissione parlamentare di inchiesta su femminicidio e violenza di genere, Martina Semenzato, durante la presentazione di una proposta di legge di Noi Moderati contro la violenza digitale per contrastare il fenomeno dei deepfake e degli abusi online. “Da oggi – ha spiegato Semanzato – inizia l’inchiesta in Commissione, con un blocco di 21 audizioni e uno schema per affrontare la questione in tempi brevi”.

DEEPFAKE E DEEPNUDE, DA NOI MODERATI LA PROPOSTA DI LEGGE

Introdurre il reato di diffusione fraudolenta di contenuti deepfake, prevedendo un aggravamento di pena in caso di deepnude o se il reato è commesso ai danni di un minore o di soggetto fragile. È quanto prevede la proposta di legge contro la violenza digitale e gli abusi on line depositata da Noi Moderati alla Camera e al Senato a tutela dell’identità personale e dell’integrità dell’immagine contro le riproduzioni digitali non autorizzate e per regolamentare la responsabilità delle piattaforme on line.

La proposta è stata illustrata durante una conferenza stampa dal presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi, il segretario del partito Mara Carfagna, la capodelegazione al Senato Mariastella Gelmini, la presidente della Commissione parlamentare di inchiesta su femminicidio Martina Semenzato, la presidente del Consiglio nazionale di Noi Moderati Ilaria Cavo e la senatrice Giusy Versace. “Domani in capigruppo chiederemo la calendarizzazione urgente- spiega Lupi- la nostra proposta è aperta al dibattito delle altre forze politiche”.

L’obiettivo della legge è tutelare maggiormente sia chi vede la propria immagine, senza consenso, manipolata sia chi è vittima di raggiri spesso economici derivanti dalla diffusione di deepfake. Noi Moderati ritiene inoltre necessario intervenire tempestivamente per obbligare i gestori a segnalare adeguatamente la pubblicazione di contenuti realizzati mediante l’uso dell’Intelligenza artificiale generativa.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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