Yoox, assemblee e scioperi: a Bologna inizia la lotta contro gli esuberi. Le richieste dei rappresentanti dei lavoratori: ritiro dei licenziamenti e ricorso agli ammortizzatori sociali
Assemblee e sciopero per i lavoratori di Yoox a Bologna. Mentre nella sede di Zola Predosa è in corso la prima assemblea, all’Interoporto, dove si concentra gran parte degli esuberi annunciati dalla direzione aziendale (134 dei 165 dichiarati a Bologna, ai quali si aggiungono 46 licenziamenti a Milano), è già scattato lo sciopero immediato, votato all’unanimità dai dipendenti. Terminata la prima assemblea, alle 10, è stato dichiarato lo sciopero per tutto il turno di lavoro. Lo stesso accadrà dopo il secondo incontro con i lavoratori, programmato dai sindacati alle 14. Insomma, oggi nei magazzini Yoox-Net à porter, praticamente, non si lavora.
Anche il personale delle aziende in appalto, dove la preoccupazione cresce di ora in ora, è uscito dai capannoni. Intanto, al presidio di fronte alla sede dell’azienda all’Interoporto (che prosegue a cavallo delle assemblee) sono arrivati in molti a portare la solidarietà: la sindaca di Bentivoglio, Alice Vecchi, il deputato del Pd, Andrea De Maria, il capogruppo in Comune di Coalizione Civica, Detjon Begaj, il segretario della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli. Le richieste dei rappresentanti dei lavoratori: ritiro dei licenziamenti e ricorso agli ammortizzatori sociali nell’ambito di quanto previsto dal Patto per il lavoro.
CISL A ASSEMBLEA INTERPORTO, MAZZINI: RITIRARE SUBITO ESUBERI
“Aprire una procedura di licenziamento collettivo senza prima aver utilizzato gli ammortizzatori sociali a disposizione per fronteggiare situazioni come questa è inaccettabile”. E’ quanto afferma Marino Mazzini, della segreteria della Cisl di Bologna, che questa mattina ha partecipato alla prima assemblea dei lavoratori Yoox che si è tenuta all’Interoporto. “Saremo come sempre a fianco dei lavoratori supportando la categoria della Fisascat interessata e chiediamo subito il ritiro della procedura di licenziamento per aprire un confronto e ricercare soluzioni condivise”, assicura Mazzini.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

