Calcio giovanile, padre entra in campo e picchia il portiere avversario di 13 anni: è successo alla fine della partita tra Volpiano Pianese e Csf Carmagnola
Un 13enne è finito in ospedale dopo essere stato aggredito dal padre di un avversario. È successo sul campo del Paradiso Collegno, poco fuori Torino, durante il match del Torneo Super Oscar Under 14 tra Volpiano Pianese e Csf Carmagnola, vinto da quest’ultima con un gol a zero. Ha dell’incredibile il finale di partita che ha coinvolto il genitore, colpevole di aver aggredito a calci e pugni il ragazzino.
LA DINAMICA
Secondo quanto ricostruito, dopo il triplice fischio, l’esultanza dei vincitori avrebbe fatto scattare il parapiglia. Insulti e sfottò che hanno scatenato la reazione del portiere. Il ragazzo e un avversario avrebbero così iniziato a litigare e allenatori e dirigenti sarebbero intervenuti per dividerli. A quel punto, il genitore accusato della violenza sarebbe entrato in campo scagliandosi contro il portiere. Il 13enne è stato trasportato all’ospedale Martini dove gli sono stati refertati vari traumi, tra cui un malleolo rotto.
VOLPIANO PIANESE: “GRAVE AGGRESSIONE CHE NULLA HA A CHE VEDERE CON I VALORI SPORTIVI”
“La Società G.S.D. Volpiano Pianese esprime la più sincera e profonda solidarietà al nostro giovane tesserato”, si legge in una nota pubblicata su Facebook dalla squadra del 13enne. Nelle poche righe dedicate all’episodio si parla di “una grave aggressione che ha nulla a che vedere con i valori sportivi e con l’ambiente educativo che desideriamo per i nostri ragazzi”. La Società, per questo, aggiunge: “Confidiamo che la giustizia ordinaria sappia riconoscere la gravità di quanto accaduto, affinché simili episodi non restino impuniti e non trovino più spazio nei campi di gioco“.
“Allo stesso tempo, ribadiamo che saremo al fianco del nostro tesserato e della sua famiglia offrendo tutto il supporto necessario in questo difficile momento”, conclude la nota.
CARMAGNOLA: “PROFONDO RAMMARICO E FERMA CONDANNA L’EPISODIO”
Sulla stessa linea, la nota della squadra avversaria: “La Società CSF Carmagnola Queencar, in merito ai fatti accaduti durante l’incontro di calcio giovanile del 31 agosto valido per il Torneo Super Oscar, esprime profondo rammarico e ferma condanna per l’episodio che ha visto il coinvolgimento di un genitore di un nostro tesserato presente sugli spalti“.
“I valori dello sport, in particolare a livello giovanile, devono sempre ispirarsi al rispetto reciproco, all’educazione e alla crescita personale dei ragazzi. Quanto accaduto rappresenta un comportamento grave e inaccettabile, totalmente distante dallo spirito che la nostra Società promuove e difende quotidianamente”, sottolinea la società.
Nella nota le scuse: “A nome di tutta la Società, che purtroppo non può esercitare controllo diretto su simili condotte, ci sentiamo comunque in dovere di porgere le nostre più sincere scuse alla giovane vittima dell’aggressione e alla sua famiglia, all’intera comunità sportiva coinvolta, agli spettatori, ai ragazzi e alle famiglie che hanno assistito con sgomento all’accaduto”.
E ancora: “Abbiamo inoltre preso immediato contatto con gli organizzatori del Torneo Super Oscar, ai quali abbiamo espresso personalmente il nostro rammarico e le nostre scuse per l’accaduto, consapevoli del danno di immagine e del dispiacere arrecato a una manifestazione che da sempre rappresenta un esempio di sportività e aggregazione”.
La squadra, poi, informa: “La Società si è già attivata per adottare provvedimenti nei confronti del genitore responsabile del gesto, a tutela dell’immagine del CSF Carmagnola Queencar, ribadendo che simili comportamenti non sono mai stati e non saranno mai tollerati. Contestualmente saranno promossi ulteriori momenti di confronto ed educazione rivolti a tutti i nostri tesserati e alle loro famiglie, per sensibilizzare ancora una volta sull’importanza del rispetto delle regole, degli avversari e dei valori del calcio”.
Infine, “la Società si riserva di costituirsi parte civile nelle competenti sedi giudiziarie a tutela dei valori che rappresenta e dell’intera comunità sportiva. Con questo comunicato rinnoviamo il nostro impegno affinché lo sport rimanga sempre un luogo sicuro, educativo e sereno dove i ragazzi possano crescere imparando i valori positivi del calcio e della vita”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

