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“L’Elettra” di Sofocle a Pompei stasera in prima visione su Rai 5

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Roberto Andò affronta l’“Elettra” di Sofocle, tragedia incentrata sui temi della vendetta e della complessità dei vincoli familiari, nello spettacolo proposto domenica 31 agosto alle 21.20 in prima visione su Rai 5

Roberto Andò affronta l’“Elettra” di Sofocle, tragedia incentrata sui temi della vendetta e della complessità dei vincoli familiari, tornando alla regia nello spettacolo proposto domenica 31 agosto alle 21.20 in prima visione su Rai 5. Interpreti, Sonia Bergamasco (Elettra), Anna Bonaiuto (Clitennestra), Roberto Latini (Oreste), Silvia Ajelli (Crisotemi), Bruna Rossi (Corifea) Paola De Crescenzo (Corifea), Giada Lorusso (Corifea), Danilo Nigrelli (Pedagogo), Roberto Trifirò (Egisto), Rosario Tedesco (Pilade), Simonetta Cartia (Capo Coro).

Addolorata e assetata di giustizia per l’omicidio del padre, compiuto dalla madre Clitennestra e dal suo amante Egisto, Elettra, insieme al fratello Oreste, intraprende un cammino di sofferenza in cui non c’è spazio per rimorso o pentimenti e che culminerà in decisioni irrevocabili. «Il palazzo di Micene – scrive Andò nelle sue note – è un edificio-natura morta un luogo carico di stragi dove il tempo appare immobile, e in cui sembra non accada più nulla.  Ad abitarlo, oltre ai viziosi regnanti, è una giovane donna lacera, ossessionata dall’idea della vendetta.

Qui Elettra, eroina del dolore, può solo riattivare iterativamente il flusso vertiginoso delle sue emozioni. Mentre cova la vendetta, si strugge per l’orrenda morte del padre, Agamennone, giurando di esservi sempre fedele. Quando esce dal palazzo sfidando gli occhi di chi la controlla, Elettra accenna pochi passi clandestini, sempre gli stessi, poi torna a fermarsi sulla soglia della casa paterna. Schiacciata dalla sofferenza, non può che ripetere il suo lamento ossessivo, evocando una vendetta che è ancora lontana. Noi, che la mettiamo in scena oggi, ipotizziamo che la sua unica consolazione sia la musica. Elettra suona il piano e lascia che la sua pena si sciolga nelle note, che nel suono si raccolga l’ombra della sua anima infelice».

Scene e disegno luci sono di Gianni Carluccio, costumi di Daniela Cernigliaro, musiche di musiche Giovanni Sollima. Una produzione Inda – Istituto Nazionale del Dramma Antico, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale Riprese realizzate al Teatro Grande di Pompei nel luglio 2025. Progetto editoriale Felice Cappa a cura di Giulia Morelli produttrice esecutiva Serena Semprini programmista multimediale Matilde Pieraccini. Regia televisiva di Barbara Napolitano.

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