Con “Passaggio a nord ovest” oggi su Rai 1, in viaggio da Abu Simbel alla Normandia. Poi il Museo Ferroviario di Pietrarsa e il Marmottan di Parigi
Un tempio egizio, una fabbrica di locomotive, sacerdoti celti e un arazzo che racconta una battaglia. Passaggio a nord ovest”, il programma di Rai Cultura ideato e condotto da Alberto Angela, partirà anche questa settimana, sabato 30 agosto alle 15.00 su Rai1, in esplorazione tra le bellezze del nostro Paese e racconterà incredibili storie, di popoli e luoghi, grazie a filmati realizzati in giro per il mondo.
Abu Simbel, il complesso monumentale dell’Antico Egitto scavato nella roccia, è considerato l’ottava meraviglia del mondo. Da sempre è oggetto di interesse per esploratori, archeologi e storici. La struttura, composta da 2 templi e voluta da Ramses II per esaltare la propria persona e onorare le divinità egizie, venne spostata nel corso degli anni ’60: in seguito alla costruzione della diga di Assuan, sarebbe stata sommersa dalle acque del Nilo con la formazione del lago Nasser. Molti proposero progetti anche folli per trasferire il sito, ma alla fine si decise di smontare l’intero complesso e riassemblarlo più a nord, ricreando in modo artificiale la collina nella quale era incastonato.
Ci si sposterà con Alberto Angela nel Golfo di Napoli, vicino ad Ercolano, per scoprire un vero gioiello: il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. Realizzato all’interno dei padiglioni ottocenteschi del Reale Opificio Borbonico, la prima fabbrica di locomotive in Italia, questo sito custodisce oltre 55 rotabili storici consentendo di effettuare un suggestivo viaggio nel tempo dal 1839, anno di inaugurazione della prima linea ferroviaria italiana, fino a giungere a tempi più recenti.
Chi erano i Druidi? La nostra conoscenza sulla figura storica dei Druidi, i sacerdoti dei Celti, si basa solo su poche fonti provenienti dal mondo classico, greche e latine, poiché i Celti non hanno lasciato testimonianze scritte e la stessa antichissima cultura dei Druidi si tramandava in forma orale. Oggi, grazie agli scavi archeologici in una vasta area dell’Europa Centrale e Settentrionale, sono stati fatti importanti ritrovamenti che ci aiutano a capire e conoscere meglio la complessità di queste figure sacerdotali di assoluto rilievo politico e giuridico nella società dei Celti.
L’arazzo di Bayeux è un vero capolavoro artistico e un importante documento storico; racconta la storia di Guglielmo il Conquistatore, duca di Normandia, e delle sue mire di conquista verso l’Inghilterra e la battaglia di Hastings del 1066. Grazie a questa opera d’arte, i ricercatori hanno potuto confrontare i dati scientifici con le immagini raffigurate per trovare conferma delle armi usate in battaglia, del genere di cavalli, degli utensili utilizzati per costruire le imbarcazioni e infine hanno anche scoperto che tipo di cibo erano soliti mangiare i normanni e gli inglesi.
Per la rubrica “Passaggio al Museo”, con Alberto Angela ci trasferiremo al Museo Marmottan di Parigi per ammirare un quadro realizzato nell’autunno del 1872 che, oltre a colpire lo sguardo, rapisce il cuore: è “Impression, soleil levant” del pittore impressionista Claude Monet. La prima mostra di questa corrente, osteggiata dal pubblico e dalla critica, si tenne nello studio del fotografo Nadar ed è proprio dal titolo di questo dipinto che prese il nome il movimento degli Impressionisti, prendendo spunto da un articolo del critico Louis Leroy che si riferì a questa opera per ironizzare sugli espositori.

