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La Disney Adventure proseguirà le operazioni da Singapore

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La Disney Adventure, futura ammiraglia della flotta Disney Cruise Line, proseguirà le operazioni da Singapore anche per la stagione crocieristica 2026-2027

La Disney Adventure, futura ammiraglia della flotta Disney Cruise Line, proseguirà le operazioni da Singapore anche per la stagione crocieristica 2026-2027, consolidando il ruolo del porto asiatico come hub strategico per il mercato del Sud-est asiatico e per l’espansione della compagnia nell’area APAC.

Secondo il piano operativo pubblicato dalla compagnia, la mega-unità da 208.000 GT e con una capacità di 6.000 passeggeri continuerà a proporre crociere short-break di tre e quattro notti, con itinerari “senza scali” che offriranno due o tre giornate interamente in mare, per poi fare ritorno al terminal di Marina Bay. Nel periodo compreso tra ottobre 2026 e gennaio 2027 sono già in programmazione circa 30 nuove partenze, confermando un’intensa attività commerciale sul mercato locale e regionale.

Attualmente in fase di allestimento presso gli stabilimenti MV Werften di Wismar, in Germania, la Disney Adventure è destinata a diventare la nave più grande mai costruita per la compagnia del gruppo The Walt Disney Company.

Dopo il completamento delle prove in mare e le consegne tecniche, la nave effettuerà il posizionamento transoceanico verso Singapore per accogliere i primi ospiti il 15 dicembre 2025, inaugurando così la stagione 2025-2026 con un’offerta esclusiva di crociere verso il nulla, un format pensato per esaltare l’esperienza a bordo e il concept immersivo tipico del brand.

La nave, inizialmente progettata come Global Dream per la compagnia Dream Cruises — poi acquisita da Disney Cruise Line a seguito del fallimento del gruppo Genting Hong Kong nel 2022 — è stata completamente riconfigurata per rispondere ai più elevati standard Disney in termini di design tematico, intrattenimento e soluzioni tecnologiche per l’efficienza operativa. Il piano industriale della compagnia per il biennio 2026-2027 non si limita al mercato asiatico.

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