Presentati due casi clinici innovativi che esplorano l’impiego combinato di due farmaci biologici per trattare simultaneamente dermatite atopica e psoriasi
Al Congresso ICD 2025 sono stati presentati due casi clinici innovativi che esplorano l’impiego combinato di due farmaci biologici per trattare simultaneamente dermatite atopica e psoriasi — due condizioni infiammatorie croniche della pelle tradizionalmente considerate distinte sia dal punto di vista clinico che immunopatologico.
La dermatite atopica (AD) è tipicamente associata a una predominanza della risposta immunitaria di tipo T helper 2 (Th2), mentre la psoriasi è guidata da meccanismi Th1/Th17. Tuttavia, evidenze sempre più numerose indicano che le due patologie possano coesistere nello stesso paziente o alternarsi nel tempo, soprattutto in seguito a terapie sistemiche.
Dalla monoterapia alla combinazione biologica
Un esempio rilevante di questa complessa interazione immunologica è l’insorgenza di psoriasi in pazienti in trattamento con dupilumab per la dermatite atopica. La gestione clinica in tali situazioni risulta particolarmente complessa e ancora priva di linee guida consolidate. Una possibilità emergente — finora poco esplorata — è la combinazione di farmaci biologici con meccanismi d’azione differenti.
Due casi clinici seguiti presso l’Università degli Studi Milano e la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, hanno adottato con successo una strategia combinata di dupilumab e risankizumab. Il primo paziente, un uomo di 47 anni con dermatite atopica dell’adulto a pattern nummulare e comorbidità atopiche, ha sviluppato psoriasi dopo un anno di trattamento con dupilumab. Il secondo, un uomo di 45 anni con Prurigo Nodularis ma senza storia atopica, ha manifestato psoriasi dopo quattro anni di terapia.
Risposta terapeutica e valutazione clinica
Entrambi i pazienti avevano già ricevuto in precedenza molteplici terapie sistemiche, inclusi ciclosporina e metotrexato. Il primo aveva anche provato tralokinumab e upadacitinib senza benefici clinici significativi.
La risposta alla terapia combinata è stata monitorata con indici clinici validati: EASI (Eczema Area and Severity Index), PASI (Psoriasis Area and Severity Index), NRS (Numerical Rating Scale) per il prurito e la qualità del sonno, e DLQI (Dermatology Life Quality Index). In entrambi i casi, la doppia terapia ha portato a una completa risoluzione sia delle lesioni eczematose che di quelle psoriasiche, senza effetti avversi rilevanti.
Prospettive future e implicazioni cliniche
Questi casi mettono in evidenza la possibilità che la comparsa di psoriasi durante il trattamento con dupilumab non sia un evento raro e suggeriscono che l’impiego combinato di farmaci biologici possa rappresentare una strategia efficace per gestire forme complesse o sovrapposte di infiammazione cutanea.
Sebbene non ancora considerata prassi clinica, la terapia biologica combinata apre nuove prospettive nella gestione personalizzata di pazienti con patologie dermatologiche resistenti. Sono tuttavia necessari ulteriori studi su casistiche più ampie e con follow-up prolungati per confermare l’efficacia, la sicurezza e la sostenibilità di questo approccio.
Termini D et el., effectiveness and safety of combined dupilumab and risankizumab in the treatment of coexisting atopic dermatitis and psoriasis, ICD2025

