Mosca, Ginevra o Budapest? La Casa Bianca: “Lavori in corso per l’incontro Putin-Zelensky”. La premier Meloni valuta il rinvio del viaggio nell’Indo-Pacifico in attesa di sviluppi
Fervono le mediazioni e i tentativi di organizzare una missione che ora sembra davvero possibile: un faccia a faccia tra Putin e Zelensky sull’accordo di pace tra Russia e Ucraina. La notizia, arrivata a conclusione del vertice alla Casa Bianca, secondo cui il presidente russo Vladimir Putin sarebbe pronto a incontrare l’omologo ucraino Zelensky “entro due settimane” ha fatto seguire il “toto-location” per l’atteso vertice. Diverse sono le ipotesi emerse in un botta e risposta tra leader e indiscrezioni.
GINEVRA, PERCHÈ È SEDE EUROPEA DELLE NAZIONI UNITE
Macron e Stubb hanno fatto il nome di Ginevra, in quanto sede europea delle Nazioni Unite. Ha subito risposto ‘presente’ il ministro degli Esteri svizzero, confermando la disponibilità della Svizzera ad organizzare il meeting bypassando persino il mandato di arresto della Corte penale internazionale che pende su Putin. Infatti il presidente russo godrebbe dell’immunità, perché è prevista per un ricercato che arriva a Ginevra per una conferenza di pace e non per motivi privati. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, si è detto favorevole alla scelta della città svizzera, anche se ha rilanciato- di nuovo- la “candidatura” della capitale italiana, su cui Mosca aveva già posto il suo ‘niet’.
MOSCA, SEMPLICEMENTE PERCHÈ È LA CAPITALE RUSSA
Piuttosto, secondo quanto riportato dalla stampa internazionale, Putin avrebbe proposto la sua Capitale per l’incontro con Volodymyr Zelensky. A dirlo, secondo l’Agence France-Presse, “due fonti a conoscenza della telefonata tra Donald Trump e il presidente russo”, di ieri. Ma la stessa agenzia francese ha anche aggiunto che il presidente ucraino ha – naturalmente- rifiutato.
LA CASA BIANCA: “CI SONO DIVERSE OPZIONI”
Per ora la Casa Bianca non si è sbottonata troppo sui preparativi per l’incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, limitandosi a confermare che “sono in corso”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in un briefing con la stampa. E sollecitata sulla possibile sede, ha risposto: “Ci sono diverse opzioni che al momento sono discusse dal nostro team di sicurezza”.
A SPUNTARLA BUDAPEST (E ORBAN), SECONDO LE INDISCREZIONI
Però delle ‘preferenze’ ci sarebbero a Washington. Secondo le indiscrezioni raccolte da Politico, la Casa Bianca infatti punterebbe a Budapest come città ospite dei colloqui di pace tra Zelenski e Putin, anzi di un trilaterale che vedrebbe presenti i presidenti di Stati Uniti, Russia e Ucraina nella capitale ungherese. Non solo: i servizi segreti statunitensi si starebbero già preparando per il vertice nella nazione centroeuropea, guidato dal Primo Ministro Victor Orbán.
FONTI CHIGI: PREMIER VALUTA IL RINVIO DEL VIAGGIO NELL’INDO-PACIFICO
A causa degli sviluppi legati al processo di pace sull’Ucraina e dei colloqui in corso in questi giorni, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta valutando l’ipotesi di rinviare a data da destinarsi il previsto viaggio nell’Indo-Pacifico. La decisione definitiva sarà presa nei prossimi giorni, alla luce dell’evoluzione delle trattative internazionali. Così fonti di Palazzo Chigi.
CROSETTO: “PORTOLANO NEGLI USA AL TAVOLO SULLA SICUREZZA“
Su disposizione del Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, prenderà parte nelle prossime ore ai colloqui che si terranno negli Stati Uniti con i rappresentanti militari delle nazioni che ieri erano presenti al vertice.
L’incontro sarà incentrato sulla pianificazione e sulla definizione di misure concrete per garantire all’Ucraina solidi strumenti di sicurezza, nell’eventualità di un cessate il fuoco o dell’avvio di un processo di pace.
La partecipazione italiana a questo tavolo– ha sottolineato il Ministro della Difesa Guido Crosetto– conferma la volontà del nostro Paese di contribuire, insieme agli alleati e ai partner internazionali, alla stabilità e alla sicurezza dell’Europa”. La presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa rappresenta un contributo operativo fondamentale dell’Italia nell’ambito del coordinamento internazionale volto a sostenere percorsi di pace e a rafforzare la sicurezza collettiva.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

