Neonata lasciata sotto il sole salvata dagli atleti e dal medico del Villorba Rugby. Il club: “La situazione era critica, la bambina rischiava di andare in shock”
Lo spirito di squadra del rugby si vede spesso anche fuori dal campo. L’ultimo episodio ha visto protagonisti due giocatori e il medico del Villorba, Alvise Bavaresco, Dennis Silva e il dottor Pierpaolo Serena, che nei giorni scorsi hanno salvato una bimba di 16 giorni a Cortellazzo, nei pressi di Jesolo. I tre tesserati del club veneto che milita in serie A, al mare per un pomeriggio di relax, sono intervenuti, si legge nella nota del club che racconta l’episodio, per aiutare la bambina “in evidente stato di sofferenza a causa dell’esposizione prolungata al sole cocente”. I tre “dopo aver sentito il pianto disperato della piccola, hanno immediatamente agito per portarla in una zona sicura e prestare le prime cure. La situazione era critica: la bambina rischiava di andare in shock per il caldo e le ustioni riportate”. Non solo. Mentre cercavano di proteggerla, continua il club, “la madre ha tentato di allontanarsi con lei, ma è stata fermata, garantendo così che la piccola ricevesse subito assistenza medica. Grazie alla rapidità e alla competenza dimostrate, la bimba è stata affidata ai soccorritori e trasportata in ospedale, dove ha ricevuto le cure necessarie. Un episodio che ricorda come lo spirito di squadra e l’attenzione verso gli altri vadano ben oltre il campo da gioco”.
Essere il loro presidente, spiega in una nota Mirko Piccolo, massimo dirigente del Villorba, “mi riempie di orgoglio. Voglio ringraziarli perché portano lo spirito di squadra ben oltre il campo: un esempio che vorrei fosse insito in ogni riccio e riccia, soprattutto nei più giovani, affinché possano crescere con valori di solidarietà e impegno. A ‘Pier’, dott. Serena, va riconosciuto il merito di una missione che non va mai in ferie: quella di medico, con un ‘occhio clinico’ sempre vigile e rivolto verso l’altro. A mio modesto parere, questo è encomiabile e rispecchia pienamente la sua professione. Spero davvero che possa ricevere un riconoscimento ufficiale per il suo straordinario lavoro e la sua dedizione. So che lui non ne sente il bisogno e che probabilmente si imbarazzerebbe, ma credo sia importante sottolineare il valore del suo contributo”. Continua Piccolo: “Purtroppo, è vero che a volte le mancanze o gli errori fanno più rumore delle buone azioni. Ma è proprio in momenti come questo che dobbiamo ricordare quanto sia fondamentale riconoscere e valorizzare i gesti positivi. Spero con tutto il cuore che il ‘Pier’ dott. Serena possa continuare a essere un esempio per tutti noi e che il suo lavoro possa ispirare altre persone a seguire le sue orme”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

