La Spagna brucia: un morto, due feriti e migliaia di persone evacuate. Schierati 1.000 soldati in varie province colpite da numerosi incendi
Castiglia e León, Galizia, Andalusia, Madrid, Castiglia-La Mancia ed Estremadura: sono le regioni più colpite dagli incendi boschivi scoppiati nel mezzo di un’ondata di calore con pochissimi precedenti. La Spagna brucia, letteralmente. Gli incendi finora hanno causato un morto, due feriti e migliaia di persone costrette ad evacuare. La situazione è così grave che il Ministero dell’Interno è passato alla fase di pre-emergenza del Piano Generale di Emergenza dello Stato. L’Unità di emergenza militare (UME) ha dispiegato circa 1.000 soldati in varie località.
Nel frattempo, l’Agenzia Meteorologica Statale spagnola ha esteso le sue previsioni per la durata dell’attuale ondata di calore a “probabilmente lunedì 18”. Il portavoce di Aemet, José Luis Camacho, ha avvertito che nei prossimi giorni ci saranno ulteriori problemi causati dal vento.
Per quanto riguarda la situazione degli incendi, quello scoppiato lunedì a Tres Cantos, che ha causato la morte di un uomo di 50 anni e ha già interessato 1.500 ettari, è ancora attivo e le previsioni meteo sono preoccupanti, con forti raffiche di vento che potrebbero complicarne l’estinzione.
La dozzina di incendi boschivi che hanno colpito Castiglia e León hanno costretto quasi 4.000 persone a trascorrere la notte fuori casa nelle province di León e Zamora. Tuttavia, l’incendio di Yeres, che ha colpito l’area naturale di Las Médulas, sta migliorando. Il nuovo incendio che ha colpito Tarifa resta attivo da un lato. Ma lì vicino, a Los Caños de Meca, è scoppiato un altro incendio.
In Galizia otto incendi attivi stanno devastando la provincia di Ourense, mentre altri due si trovano a Lugo, uno a Pontevedra e un altro a La Coruña.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

