“Gli unici che muoiono di fame nella Striscia sono i nostri ostaggi”: Netanyahu incontra la stampa estera per illustrare il piano su Gaza e per invitarla ad “aprire gli occhi” sulle fake news di Hamas
“Aprite gli occhi alle menzogne di Hamas, è il titolo di questa conferenza stampa”: lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu parlando alla stampa estera convocata oggi, domenica 10 agosto, per presentare – e giustificare- il piano di occupazione di Gaza. Ma alla fine, quello che colpisce, è che larga parte della conferenza stampa risulta chiaramente un J’accuse contro quella che il premier definisce una “campagna globale di menzogne” ai danni di Israele, rispetto la quale invita piuttosto i media internazionali ad aprire gli occhi sulle ‘fake news’ distribuite ad arte da Hamas.
“A GAZA GLI UNICI CHE MUOIONO DI FAME SONO I NOSTRI OSTAGGI”
In particolare il leader israeliano ci tiene a dimostrare che “a Gaza non si muore di fame”, grazie anche agli invii di aiuti alla popolazione civile voluti e attuati proprio da Israele. Al contrario, a Gaza “gli unici che muoiono di fame sono i nostri ostaggi”, attacca il primo ministro israeliano, mostrando l’immagine, ormai tristemente nota, dell’ostaggio Evyatar David ridotto pelle ed ossa.
LE FOTO DI BAMBINI PELLE ED OSSA A GAZA: SONO’FAKE’
Per dimostrare al mondo che la carestia a Gaza è una bufala, il primo ministro passa in rassegna le foto scioccanti di tre bambini diffuse dai media internazionali, sostenendo che fossero malnutriti a causa del blocco degli aiuti messo in atto da Israele. Sopra le tre grandi foto mostrate ai giornalisti campeggia la scritta “Fake starving children” (Ndr: tradotto in italiano ‘bambini finti che muoiono di fame’). Si tratterebbe infatti, secondo il leader israeliano, non di bambini sofferenti per fame, ma perché malati, con problemi oncologici, neurologici, disturbi genetici. Il primo bambino mostrato è infatti il caso di un piccolo paziente oncologico, spiega Bibi, che oggi si trova in Italia per ricevere cure adeguate. C’è la foto del ‘prima’, quella usata dai media, quando il bambino mostrava evidente magrezza per le mancate cure al suo specifico problema, e una seconda foto dell’oggi, dove invece appare decisamente in ripresa, grazie alle terapie ricevute.
La seconda foto- terribile- sarebbe di un bambino che soffre di una grave malattia che consuma la massa muscolare del piccolo paziente: il premier la mostra non come un caso che necessita di cure, ma solo per dimostrare che la sua incredibile magrezza non è dovuta alla fame. La terza immagine, quella che ha fatto il giro del mondo, è quella pubblicata dal New York Times ed del piccolo Mohammed Zakaria al-Mutawaq e di sua madre. L’immagine è stata messa una settimana fa circa in prima pagina, a corredo di un articolo dal titolo “Giovani, vecchi e malati muoiono di fame a Gaza: Non c’è niente”. Come già poi emerso e confermato dalla stessa testata statunitense, il bimbo è invece affetto da paralisi cerebrale che ne compromette la salute. Di qui deriverebbe anche il suo aspetto scheletrico. “La madre, come si vede dalla foto, non soffre la fame e anche il suo fratello maggiore non ha problemi di salute”, puntualizza il premier, aggiungendo che Israele sta valutando la possibilità di fare causa al New York Times per averne strumentalizzato l’immagine, alimentando la ‘fake news’ della fame nella Striscia.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

