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Milano, autista Uber inseguito e picchiato da due tassisti

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Autista Uber inseguito e picchiato da due tassisti: 30 giorni di prognosi. L’episodio si sarebbe verificato lo scorso luglio a Milano mentre faceva salire a bordo due turiste

Un lavoro notturno si sarebbe trasformato in un incubo per un autista Uber di 60 anni, che ha sporto denuncia affermando di essere stato aggredito a Milano da due tassisti.

L’episodio, avvenuto il 26 luglio scorso mentre faceva salire a bordo due turiste straniere, gli ha provocato ferite con prognosi di 30 giorni.

Secondo quanto riferito alla polizia, l’uomo avrebbe fermato la sua Mercedes Classe A in piazza Luigi di Savoia, vicino alla Stazione Centrale, per caricare le passeggere e i loro bagagli. In quel momento, due tassisti si sarebbero avvicinati insultandolo e minacciandolo.

L’autista ha cercato di allontanarsi senza reagire, ma poco dopo si è accorto di essere seguito. Durante il tragitto verso viale Monza, uno degli inseguitori avrebbe tentato di aprire la portiera al semaforo, poi di tagliargli la strada. Arrivato a destinazione, mentre scaricava i bagagli, l’uomo sarebbe stato colpito con pugni e calci fino a cadere a terra. Ha comunque chiamato il 112 e scattato una foto del taxi aggressore, ma il conducente, accortosi, lo avrebbe colpito di nuovo strappandogli il telefono e pretendendo una “confessione” video in cui si assumesse la colpa.

L’intervento della polizia ha posto fine all’aggressione: recuperato il cellulare, identificato il presunto responsabile – un 30enne di Napoli – e avviate le indagini.

LE REAZIONI

“Un episodio gravissimo di violenza alla Stazione Centrale di Milano”, ha commentato Matteo Hallissey, presidente di +Europa e Radicali. “Un lavoratore è stato inseguito e picchiato solo per aver svolto il proprio lavoro. È inaccettabile che nel nostro Paese si arrivi a simili livelli per difendere un monopolio di fatto”. Hallissey ha accusato i governi di non aver mai aperto realmente il mercato, creando un clima di intimidazione: “Non possiamo più essere ostaggi di questa lobby”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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