Domenica 10 agosto, alle 8 su Rai 3, nuovo appuntamento con “Sorgente di vita”, il programma di vita e cultura ebraica prodotto da Rai Cultura
Domenica 10 agosto, alle 8 su Rai 3, nuovo appuntamento con “Sorgente di vita”, il programma di vita e cultura ebraica prodotto da Rai Cultura e curato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Sarà un viaggio alla scoperta di una Barcellona poco conosciuta, dove per secoli visse una comunità ebraica, nel pieno del Barrio Gotico, a pochi passi dalla Cattedrale della Santa Croce e Santa Eulalia. Proprio con l’archivio storico della cattedrale, l’associazione ebraica Mozaika ha dato vita a un progetto per studiare migliaia di documenti medievali, molti dei quali raccontano il rapporto quotidiano con la minoranza ebraica. Il percorso prosegue in Carrer de l’Avenir, dove sorge la sinagoga moderna, fondata nel 1954, cuore di una comunità oggi rinata che conta migliaia di membri provenienti da molti Paesi, e a Mont Juic, collina dalla quale si gode di una vista che abbraccia l’intera città, e dove sorgeva l’antico cimitero ebraico medievale, abbandonato e dimenticato dopo l’eccidio del 1391 che decretò la scomparsa della comunità ebraica. Un passato a cui la comunità odierna guarda con interesse e rispetto.
Le opere di Isaac Bashevis Singer continuano ad avere una straordinaria fortuna in Italia, con la pubblicazione (o ripubblicazione) di numerose opere, dai romanzi, ai saggi, ai reportage come “Viaggio in Israele”, le impressioni del grande autore sul neonato stato ebraico negli anni ’50. Nato e cresciuto agli inizi del Novecento in Polonia, negli anni Trenta Singer si salvò dai pogrom antisemiti trasferendosi negli Stati Uniti. Tra i più importanti cantori della cultura yiddish, ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 1978, se ne parla con l’esperta di lingua e cultura ebraica Anna Linda Callow.
Daniele Segre è stato uno dei maggiori documentaristi italiani, esponente del cosiddetto “cinema della realtà”. Scomparso nel febbraio 2024, Segre ha raccontato, in oltre quarant’anni di carriera, la società italiana, con uno sguardo speciale verso i più umili e gli emarginati. Anche le radici ebraiche echeggiano in diverse sue opere. Ha lasciato un archivio grande e composito, fatto di circa 2000 supporti, tra materiali finiti e filmati grezzi e incompleti. Oggi l’intero fondo delle sue opere è depositato all’Archivio Cinema d’Impresa d’Ivrea.

