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Tumore al seno e ferite chirurgiche: un tema ancora troppo sottovalutato

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Tumore al seno: spesso si sottovaluta l’impatto della ferita chirurgica sul corpo e sulla mente. A dimostrarlo è stata una survey realizzata per conto di Europa Donna Italia da IQVIA

L’indagine è stata condotta su 262 donne con tumore al seno che hanno subito un intervento chirurgico di quadrantectomia, oppure di mastectomia. Le donne sottoposte a quadrantectomia hanno dichiarato positivo il percorso di elaborazione. Anche per quanto riguarda la cicatrice e l’eventuale asimmetria, le affermazioni sono state positive: vengono ritenute parte integrante della nuova immagine di sé e segni di un’esperienza vissuta e affrontata con coraggio. Hanno tuttavia messo in luce che il decorso post-operatorio avrebbe potuto essere migliore se avessero ricevuto maggiori informazioni e supporto. Sono ben diverse invece le dichiarazioni delle donne sottoposte a mastectomia. Nel loro caso, il percorso di elaborazione viene valutato prevalentemente in modo negativo con senso di solitudine, colpevolizzazione e depressione. Sono emerse anche la sofferenza per la mutilazione, difficile da accettare, i percorsi estenuanti, la continua ricerca di soluzioni, fallimenti e l’assenza di informazioni e referenti.

Dai risultati di questa survey, prende forma il nuovo Focus “Ferite chirurgiche e tumore al seno”. Dati alla mano, in una percentuale che oscilla tra il 10 e il 30% dei casi, dopo l’intervento si possono avere complicanze nella zona della ferita chirurgica. Di questi, la metà delle pazienti viene gestita ambulatorialmente e il problema si risolve senza complicanze. Nel restante 50% dei casi la situazione degenera in infezioni, influendo negativamente sullo stato di salute e la qualità di vita della paziente e generando costi ospedalieri aggiuntivi. Queste infezioni infatti comportano, oltre a cure specifiche, anche il rischio di dover rimuovere la protesi o l’espansore e di dover ritardare l’inizio delle terapie oncologiche post-chirurgiche. Il Focus analizza i diversi fattori che possono aumentare il rischio di complicanze, le regole generali da seguire e le soluzioni disponibili, comprese le più innovative.

Un grazie speciale agli esperti per la disponibilità nella realizzazione e nella revisione scientifica dei testi: Tommaso Fogacci,  UO Chirurgia a Indirizzo Senologico Ospedale Franchini di Santarcangelo di Romagna – Presidio ospedaliero di Rimini e Marzia Salgarello, Professore Associato di Chirurgia Plastica, Reparto di Chirurgia Plastica Policlinico Universitario Agostino Gemelli, Roma

Il Focus “Ferite chirurgiche e tumore al seno” è stato realizzato con il supporto non condizionante di Smith+Nephew e si può scaricare qui.

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