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Nella Riviera riminese sabato è sciopero del servizio salvamento in spiaggia

bagnino salvamento

Sabato è sciopero del servizio salvamento in spiaggia a Rimini: corteo di protesta sul lungomare. Ecco le motivazioni

I marinai di salvataggio della provincia di Rimini saranno in sciopero sabato prossimo, 9 agosto. Con un corteo di protesta a cui sono invitati cittadini, turisti e associazioni a partire dalle 12.30, dal bagno 36-37 con arrivo in piazzale Boscovich della città.
Intanto, prosegue la campagna di assemblee sulla vertenza che riguarda la sicurezza della balneazione sulle coste della riviera romagnola e che va avanti da due anni “nel silenzio assordante di politica e amministratori pubblici”, denuncia la Filcams-Cgil Lo sciopero provinciale di sabato riguarda l’intero turno di lavoro e tutti i dipendenti addetti al salvamento delle imprese balneari. I servizi di salvataggio, spiega il sindacato, sono garantiti da lavoratori stagionali, dipendenti di cooperative, consorzi o imprese balneari, inquadrati con contratto del settore turismo. Si tratta di lavoratori “altamente qualificati”, che assicurano la sicurezza della balneazione “spesso in condizioni difficili e con mezzi insufficienti”.

LE MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO: A RISCHIO LA SICUREZZA DEI BAGNI

Da due anni, prosegue la Filcams-Cgil, per dare “un’apparenza di maggiore sicurezza”, è stata eliminata la pausa del servizio nelle ore centrali della giornata, garantendo però solo un presidio dimezzato. Ogni bagnino di salvataggio si trova così a dover vigilare su uno specchio d’acqua doppio, 300 metri invece di 150, con “evidenti rischi” per la sicurezza di bagnanti e soccorritori. Il sindacato è “favorevole” all’estensione dei servizi di salvataggio, ma a condizione che ciò avvenga “seriamente, senza gravare sui lavoratori né mettere a rischio la sicurezza dei turisti”. Da qui lo sciopero di sabato per chiedere condizioni che “garantiscano davvero” la sicurezza della balneazione e per “dire no alle speculazioni economiche sul demanio pubblico”.

La Filcams-Cgil è comunque “disponibile da subito” ad aprire un confronto istituzionale, per giungere a un accordo per una “gestione diversa e più responsabile del servizio di salvamento”. Serve però “la giusta attenzione da parte delle Istituzioni locali”, dalle quali arriva però “un silenzio assordante, anche da parte di chi, in campagna elettorale, aveva promesso attenzione al tema del salvataggio”. Nei prossimi giorni, annuncia il sindacato, partirà una campagna d’informazione rivolta anche ai turisti, chiedendo “massima solidarietà”: si tratta infatti di “garantire con serietà la sicurezza sulle spiagge della provincia di Rimini”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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