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Tragedia a Santa Maria di Sala: morti 2 operai caduti in una cisterna per la raccolta di residui biologici

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Due giovani operai, di 23 e 30 anni, sono morti questa mattina dopo essere caduti in una cisterna per la raccolta di residui biologici, in una villetta a Santa Maria di Sala

Due giovani operai, di 23 e 30 anni, sono morti questa mattina dopo essere caduti in una cisterna per la raccolta di residui biologici, in una villetta a Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia. I due erano impegnati nelle operazioni di pulizia di una fossa biologica. Secondo le prime ipotesi, non ancora confermate, le vittime potrebbero essere state sopraffatte dai gas tossici presenti nella vasca. Saranno ora i carabinieri, insieme ai tecnici dello Spisal, a ricostruire la dinamica dell’incidente e a verificare se le operazioni di sicurezza previste siano state rispettate dalla ditta incaricata dei lavori.

2 MORTI NEL VENEZIANO, UIL: TRAGEDIA ENORME, INACCETTABILE

Due morti sul lavoro nel veneziano. “Piangiamo altre due giovanissime vittime di infortunio sul lavoro: una tragedia enorme, un evento inaccettabile. I morti sul lavoro nel veneziano sono raddoppiati rispetto all’anno scorso: vuol dire che qualcosa non funziona. Non conosciamo l’esatta dinamica dell’incidente, ma non possiamo non porci delle domande. Chi manda questi operai, ha spiegato loro la pericolosità della mansione? Ha dato loro le giuste indicazioni? E soprattutto, ha messo in atto tutte le procedure di sicurezza e ha vigilato perché vengano rispettate?”. Lo dichiara e domanda il segretario della Uil del Veneto Roberto Toìgo. “Noi come sindacato, i colleghi, i familiari e tutta l’opinione pubblica abbiamo bisogno di risposte a queste domande. E devono essere convincenti, perché così non si può andare avanti”, ammonisce Toigo.

MORTI BIANCHE NEL VENEZIANO, CISL: URGE SVOLTA SU PREVENZIONE

I decessi sul lavoro “non sono più accettabili e come organizzazione sindacale è da tempo che chiediamo più controlli. Come Cisl lo diciamo da tempo: la sicurezza non è un lusso, non è un costo ma è la prima, vera priorità nazionale, il nucleo da cui far partire un accordo che vincoli parti sociali e istituzioni verso un obiettivo di civiltà. Serve davvero una svolta concreta su prevenzione, controlli, formazione e investimenti: è tempo dei fatti”, così il segretario della Cisl di Venezia Michele Zanocco. “Confermiamo la necessità di aumentare i controlli nelle aziende e i piani specifici d’intervento nel territorio metropolitano. Ma tutto ciò può avvenire solo mediante il rafforzamento degli organici del personale ispettivo. Le responsabilità sui singoli incidenti vanno accertate dagli organi competenti e punite se è il caso”, aggiunge Zanocco. Resta, infine, “forte e determinato il nostro impegno sul fronte della prevenzione sui luoghi di lavoro affinché prevalga l’attenzione costante su questo fronte da parte di tutti i soggetti per fermare questo triste epilogo”.

VENEZIA, ZAIA: NON POSSIAMO CONTINUARE A CONTARE I DECESSI

“Un’altra tragedia sul lavoro che lascia sgomento e dolore. A nome mio e della giunta regionale esprimo un sentito cordoglio alle famiglie dei due operai morti questa mattina a Santa Maria di Sala. Due lavoratori impegnati nel proprio lavoro hanno perso la vita in circostanze che devono essere chiarite fino in fondo”, ha affermato il presidente del Veneto, Luca Zaia. “Morire sul lavoro è inaccettabile. È necessario accertare con rapidità se siano state rispettate tutte le condizioni di sicurezza, se gli operatori erano adeguatamente formati, se l’intervento era stato pianificato e controllato con la dovuta attenzione” aggiunge Zaia. “Ringrazio per il loro intervento i Vigili del Fuoco ed il Suem 118, che hanno agito in condizioni difficili cercando di portare aiuto ai due lavoratori, per i quali purtroppo non vi è stato nulla da fare- conclude Zaia- Attendiamo ora i risultati degli accertamenti. Serve rigore, formazione e consapevolezza a tutti i livelli dei rischi di certi interventi, specie in ambienti confinati come fosse e cisterne, perché non possiamo continuare a contare morti sul lavoro”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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