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Novartis e Matchpoint siglano accordo strategico da 1 miliardo

Novartis ha accettato di cedere il suo trattamento per l'occhio secco Xiidra (lifitegrast) a Bausch + Lomb nell'ambito di una transazione valutata fino a 2,5 miliardi di dollari

Novartis ha annunciato una nuova alleanza con Matchpoint Therapeutics, azienda biotech privata con sede a Boston, fondata nel 2022

Novartis ha annunciato una nuova alleanza con Matchpoint Therapeutics, azienda biotech privata con sede a Boston, fondata nel 2022, impegnata nello sviluppo di piccole molecole per il trattamento di malattie autoimmuni. L’accordo, che potrebbe raggiungere un valore complessivo fino a un miliardo di dollari, prevede un pagamento iniziale di 60 milioni tra upfront e finanziamenti alla ricerca. L’obiettivo è lo sviluppo congiunto di inibitori covalenti orali per malattie infiammatorie, basati su un meccanismo innovativo e altamente selettivo.

Matchpoint guiderà le prime fasi della ricerca utilizzando la propria piattaforma tecnologica ACE (Advanced Covalent Exploration), progettata per individuare nuove modalità di interazione con bersagli proteici finora considerati inaccessibili. Il bersaglio molecolare specifico non è stato divulgato, ma è descritto come un fattore trascrizionale coinvolto in molteplici condizioni infiammatorie e storicamente difficile da modulare con approcci tradizionali. Al termine della fase preclinica, Novartis potrà esercitare un’opzione esclusiva per acquisire i diritti di sviluppo e commercializzazione.

Potenziale degli inibitori covalenti orali
Gli inibitori covalenti rappresentano una classe emergente di farmaci a piccola molecola che si legano in modo irreversibile al loro bersaglio tramite un legame covalente, garantendo un’azione prolungata anche dopo che il composto è stato eliminato dal circolo sistemico. Questo fenomeno, noto come decoupling tra farmacocinetica (PK) e farmacodinamica (PD), permette di ottenere effetti terapeutici duraturi con esposizione sistemica minima, aumentando così l’indice terapeutico e riducendo il rischio di effetti collaterali.

Nel caso specifico, i candidati sviluppati da Matchpoint sono progettati per colpire tasche allosteriche o siti criptici difficili da raggiungere con le tecniche convenzionali. “Questa collaborazione evidenzia il potenziale del nostro approccio mirato alla chimica covalente per sbloccare nuovi meccanismi d’azione e ottenere una farmacologia superiore”, ha dichiarato Andre Turenne, CEO di Matchpoint Therapeutics.

Piattaforma ACE: chimoproteomica e intelligenza artificiale
Il cuore tecnologico del progetto è rappresentato dalla piattaforma ACE, che integra la chimoproteomica covalente con algoritmi di machine learning per individuare siti legabili all’interno del proteoma umano. Questo approccio consente sia uno screening ampio e non selettivo su scala proteomica, sia analisi mirate su specifici bersagli proteici.

La doppia modalità di screening consente di identificare non solo i siti catalitici classici, ma anche tasche transitorie o criptiche che sfuggono ai metodi strutturali tradizionali. L’utilizzo di molecole covalenti consente inoltre di ottenere un legame stabile e altamente selettivo con il bersaglio, riducendo al minimo le interazioni off-target.

Prospettive future: verso bersagli farmacologici finora inaccessibili
La collaborazione con Novartis apre a Matchpoint la possibilità di accelerare l’industrializzazione della propria tecnologia e di portare in fase clinica i primi candidati terapeutici. L’obiettivo è trattare malattie infiammatorie croniche colpendo meccanismi regolatori difficilmente accessibili con i farmaci biologici o con gli inibitori reversibili classici.

Sebbene i dettagli sul primo target molecolare restino riservati, l’interesse di Novartis per questa tecnologia testimonia l’evoluzione del settore verso approcci sempre più precisi e duraturi, capaci di modulare in modo selettivo anche quei bersagli storicamente etichettati come “undruggable”. Nei prossimi anni, l’alleanza tra la grande industria farmaceutica e le biotech specializzate potrebbe tradursi in una nuova generazione di trattamenti orali a lunga durata d’azione per patologie infiammatorie oggi ancora prive di soluzioni ottimali.

Bibliografia
Comunicato Matchpoint Therapeutics. Matchpoint Therapeutics Announces Exclusive Option and License Agreement with Novartis to Develop Oral Inhibitors for Multiple Inflammatory Diseases.
leggi

Singh J, Petter RC, Baillie TA, Whitty A. The resurgence of covalent drugs. Nat Rev Drug Discov. 2011 Apr;10(4):307-17. doi: 10.1038/nrd3397. leggi

De Cesco S, Kurian J, Dufresne C, Mittermaier AK, Moitessier N. Covalent inhibitors design and discovery. Eur J Med Chem. 2017;138:96–114. doi:10.1016/j.ejmech.2017.06.019 leggi

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